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Elly Schlein, scoppia la bufera: "Parole gravissime", cosa ha detto sulla Roccella

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Scoppia la polemica per le parole di Elly Schlein che di fatto ha giustificato l'assalto degli attivisti al Salone del Libro contro il ministro Eugenia Roccella. Come vi abbiamo raccontato alcuni attiviste femministe e alcuni attivisti per il clima non hanno permesso al ministro di parlare al Salone di Torino. Al punto che la stessa Rocella è stata costretta ad abbandonare l'evento. Ospite di In Onda , su La7, la leader del Pd Elly Schlein aveva detto: "In una democrazia si deve mettere in conto che ci sia il dissenso. Sta nelle cose, non riguarda mica solo chi sta al potere. Noi siamo per il confronto duro, acceso, ma è surreale il problema che ha questo governo con ogni forma di dissenso. È surreale che ministri e deputati si siano messi ad attaccare Nicola Lagioia. Non so come si chiama la forma di un governo che attacca le opposizioni e gli intellettuali ma quantomeno mi sembra autoritaria". Parole pesanti che hanno innescato la reazione di Fratelli d'Italia: "Le dichiarazioni di Elly Schlein sull’atto squadrista con cui è stato impedito al ministro Roccella di presentare il suo libro al Salone di Torino sono addirittura più gravi dell’azione di quei facinorosi. Affermare che in ’una democrazia si deve mettere in conto che ci sia il dissenso' e che 'è surreale il problema che ha questo governo con ogni forma di dissenso' in pratica significa legittimare quanto accaduto ieri a Torino", afferma il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

"Tali dichiarazioni - riprende - potremmo attendercele da un Saviano qualunque ma non dal segretario del primo partito di opposizione, o da colei che un giorno vorrebbe candidarsi a guidare il governo dell’Italia. Ecco, se gli italiani volevano una dimostrazione di se Elly Schlein fosse adatta a guidare l’Italia, ieri ne hanno avuto una triste prova". E sulle parole della Schlein è intervenuto anche il il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti: "Elly Schlein supera se stessa e accusa il Governo di essere ’autoritariò poiché a suo straparlare non saprebbe rapportarsi con il dissenso. Pur essendo segretaria del principale partito d’opposizione, Schlein continua dunque a comportarsi da ’sardinà: impedire a un ministro, come a qualsiasi altra persona, di parlare ad un evento pubblico non può essere derubricato affatto come dissenso, ma è violenza e, come tale, da condannare senza indugio". "Un pensiero - si fa per 
dire - fuori dal mondo quello della segretaria del Pd, che non solo si mostra per l’ennesima volta incapace di esprimere un giudizio obiettivo su quanto accaduto al ministro Roccella, ma svela la sua connivenza politico-culturale con coloro che sanno solo urlare e minacciare, ma non confrontarsi e ragionare. Rinnovo la solidarietà al ministro della Famiglia per la violenza subita e plaudo al suo impeccabile comportamento istituzionale di fronte a coloro che al Salone del Libro non sono andati mossi da una qualche curiosità culturale, ma solo accecati dall’odio politico. Quell’odio da cui Schlein non riesce a prendere le distanze", ha concluso Foti. 

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