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Schlein e Conte divisi dagli alluvionati: una sfilata a distanza

Simona Pletto
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A tredici giorni dall’alluvione, finalmente ieri l’allerta in Emilia-Romagna per criticità idraulica è passata da rossa ad arancione, in conseguenza del netto miglioramento della situazione metereologica. Nonostante il caldo, però, in molte zone del Ravennate gli allagamenti persistono. Come avviene ancora nell’abitato di Conselice, dove venerdì è scattato l’ordine di evacuazione da parte della sindaca Paola Pula (Pd) per un migliaio di residenti che hanno le case ancora sommerse nell’acqua. Decisione in parte rivista il giorno dopo: agli imprenditori che hanno le aziende vicino agli argini del canale Destra Reno, la sindaca sabato ha concesso una revoca dell’ordinanza di evacuazione, in considerazione dei livelli delle acque che sono scesi, al fine di consentire la ripresa delle attività. Si è convenuto, comunque, che in caso di eventuali rotture dell’argine, si procederà all’evacuazione concordata. 

Ovviamente. Intanto è scattata l’operazione fai da te per affrontare la situazione drammatica nel centro abitato e nei terreni agricoli dove le colture sono completamente compromesse. Gli agricoltori hanno messo a disposizione trattori e motopompe da ieri in azione per abbassare il livello dell’acqua che sommerge ancora il cuore cittadino di Conselice e le campagne circostanti, e dove è scattata l’emergenza sanitaria per l’acqua putrida e stagnante e per il rischio dengue a causa della diffusione delle zanzare. 

Migliora lievemente la situazione anche a Bagnacavallo, nel Ravennate, dove ieri ha fatto la sua prima visita la segretaria del Pd Elly Schlein. I rappresentanti dell’amministrazione comunale l’hanno accompagnata sui luoghi dell’esondazione del Lamone a Boncellino per mostrarle i terribili effetti su case e imprese del territorio. Non è voluto essere da meno il presidente del M5S Giuseppe Conte, anche lui ieri in tour prima a Faenza e poi nel Ravennate. Domani è atteso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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