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Elly Schlein, l'affondo della Lega: "Grillo compagno che sbaglia? Da che parte stai?"

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Spinge sul fuoco della rivolta con lessico brigatista, parla di "brigate del reddito", chiede di indossare il passamontagna e andare a combattere. L'orrore è firmato Beppe Grillo, che si è prestato a questa barbarie dal palco di Roma dove ieri, sabato 17 giugno, si teneva un evento del M5s a favore del reddito e del salario minimo. Il tutto davanti agli occhi del leader grillino, Giuseppe Conte, ma soprattutto di Elly Schlein, la segretaria Pd che, all'ultimo, ha cambiato i piani per prendere parte alla manifestazione pentastellata. Decisione non gradita dalle correnti del partito più lontane dal M5s.

Ma ancor peggio ha fatto il silenzio della Schlein, muta davanti alle parole di Beppe Grillo, che oggi, domenica 18 giugno, ha ribadito e rincarato mostrandosi sui social con passamontagna sul volto. Il Pd esplode: molte le voci critiche, dunque le dimissioni di Alessio D'Amato dall'assemblea nazionale in aperta polemica con la linea estremista della segreteria. Un terremoto, vero e proprio.

Dunque all'attacco anche Matteo Renzi: "Delirio dei 5Stelle ieri sul palco di Roma: aver mandato a casa Conte per portare Mario Draghi a Chigi è stata un’operazione difficile e rischiosa ma ne andremo fieri per sempre. Poi vedo Elly Schlein rincorrere il corteo grillino e domando ai riformisti del Pd: ma davvero volete finire così la vostra esperienza politica?". Così, su Twitter, il leader di Italia Viva.

E in questo polverone, non fa sconti nemmeno la Lega. Per il Carroccio parlano i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Poche, ma pesantissime parole: "Mentre nel Pd fioccano le polemiche e perfino le dimissioni dopo le sconcertanti parole di Belle Grillo su Brigate e passamontagna, stupisce il silenzio di Elly Schlein che era nella stessa piazza del fondatore dei 5Stelle. Dica se Grillo è un compagno che sbaglia. Da che parte sta la segretaria dem?", concludono i leghisti. E la leadership di Elly Schlein, clamorosamente, sembra già sull'orlo di crollare.

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