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Guido Crosetto, "c'è un dossier per tutti"? Per il Fatto è una minaccia

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"Qui c’è in atto un sistema per far male al governo attraverso dossieraggi da parte di pezzi di istituzioni”. L'accusa di Guido Crosetto, ministro della Difesa, dalle colonne del Corriere della Sera, fa impazzire la redazione del Fatto quotidiano. Che uno di quei "dossier", l'inchiesta di Report contro Daniela Santanchè sui conti della sua società Visibilia, lo sta cavalcando eccome con lo scopo di far cadere la ministra del Turismo (non indagata) e, possibilmente, portare un duro colpo all'immagine della premier Giorgia Meloni. Da qui le parole, durissime, di Crosetto contro chi tenta di strumentalizzare la vicenda a fini politici. Parole che al Fatto ovviamente non solo travisano, ma ribaltano facendo credere che sotto sotto i dossier li abbia in mano lo stesso Crosetto, per zittire gli avversari. 

 

 

 

Non a caso il quotidiano diretto da Marco Travaglio, riportando passaggi dell'intervista di Crosetto, parla di un "annesso messaggio in bottiglia, per non dire pizzini, a chi dai banchi di Camera e Senato, nei giornali e sulle tv, volesse approfittare dei guai della ministra Open to Meraviglia". E pensare che, basta leggere il virgolettato, Crosetto intende l'esatto opposto: "Di dossier ce n’è per tutti - avvertiva il fondatore di Fratelli d'Italia -. Qualcuno confeziona un dossier con strumenti di analisi, di indagine e giuridici che un giornalista pur bravo non può avere e, senza verifiche, una trasmissione lo rilancia, i giornali amici lo cavalcano, tutto si pompa e diventano fatti politici. L’ho visto fare mille volte". "A chi fa sciacallaggio faccio un invito alla riflessione perché — non si illudano — da qualche parte, purtroppo, c’è un dossier (quasi sempre inventato) che aspetta chiunque in Italia abbia un po’ di potere, è accaduto a Renzi e molti altri, di ogni partito. Finché la politica non capirà che chi ha potere di entrare nella vita delle persone deve avere controlli, blocchi, regole ferree...".

 

 



Peraltro, già a proposito di Renzi e Marco Mancini, ex agente del Sismi che aveva incontrato il premier in un autogrill tra Roma e Firenze, Crosetto aveva tuonato contro Report che aveva imbastito una durissima campagna stampa contro il premier. "Qualcuno aveva ipotizzato che i Servizi potessero avere dossier sui parlamentari e poi si legge che invece li ha la televisione di Stato. Anzi, alcune persone che lavorano per la televisione di Stato. A me non sembra una cosa normale né accettabile. Report è strumento di chi?", si chiedeva nel febbraio del 2022. E ancora: "Se la redazione di un programma Rai è in possesso e custodisce 78.000 dossier (frutto di denunce anonime, indagini private, veline varie), pronta a usarli discrezionalmente, si possono ritenere non responsabili il direttore di Rete, della programmazione e il Cda Rai?". Un problema sì, ma non per quelli del Fatto che si scandalizzano di chi si scandalizza. 

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