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Per Fusaro stanno evaporando politica e democrazia

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Gianluca Mazzini
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La produzione letteraria del filosofo Diego Fusaro non conosce pause. In libreria un nuovo libro di critico implacabile sulla situazione sociopolitica che stiamo vivendo. Si intitola: Demofobia. Destra e Sinistra la finta alternanza per schiacciare il popolo (Rizzoli editore) e prende spunto dalla consapevolezza dell’autore che sono i mercati finanziari a comandare ormai incontrastati a livello globale, agendo al di sopra e contro ogni scelta popolare.

«È in atto una completa evaporazione della politica e della democrazia» spiega Fusaro, «con destra e sinistra che sono state sempre decisive nella modernità e che oggiappaiono come categorie superate. Siamo dominati da un partito unico del capitale e della sua omogeneità bipolare che egemonizza lo spazio politico, e dall’alto vola rapacemente verso il basso, aggredendo ceti medi e classi lavoratrici, popoli e nazioni». Da sottolineare che però davanti a questa analisi impietosa non si scorgono segnali di ribellione o protesta. «Effettivamente la non reazione è dovuta a un afasia di rappresentanza e quando proteste ci sono vengono squalificate come illegittime o illegali.

 

Così quando si parla di difesa della sovranità nazionale, di tutela dei salari, di lotta alla precarizzazione è difficile farsi ascoltare. Lo dimostra la vicenda dei gilet gialli in Francia randellati senza pietà ed esecrati dai media mentre scendono in piazza per protestare democraticamente». Nel libro si spiega che se con la mano destra vengono sottratti diritti reali, con la mano sinistra, si compensa con l’elargizione di diritti finti (esempio quelli Lgbtq+) e complementari alla globalizzazione capitalistica. Tanti gli esempi citati di demofobia. Nel 2016 l’ex moglie dell’allora Presidente francese il socialista Francois Holland pubblica alcuni twitter dove il marito definisce “sdentati” i poveri. Nel 2017 Jean Claude Junker, presidente in carica della Commissione Europea, sentenzia che «non c’è democrazia che valga contro i trattati europei». In questo contesto, precisa l’autore, fa una certa impressione vedere come proprio la sinistra sia diventata la punta avanzata della demofobia e che il Partito Comunista di un tempo si è trasformato nel partito del Politicamente Corretto liquidando più di un secolo di battaglie a tutela dei lavoratori e delle classi popolari. Che fare a questo punto? Secondo Fusaro se destra e sinistra costituiscono l’alto e il popolo il basso, bisogna sostenere il basso contro l’alto. Manca all’orizzonte un Berlusconi che, nella sua originalità sappia sommare i due poli opposti. Spiega il filosofo: «Per sua formazione imprenditoriale l’ex leader del centrodestra era per la tutela dell’alto ma è riuscito a creare un consenso dal basso. Un esempio unico e mal tollerato a Bruxelles. Non a caso e è stato abbattuto nel 2011 da un golpe finanziario voluto dall’Ue con l’obbiettivo di liquidare l’ultimo brandello di sovranità nazionale che era comunque legata, piaccia o meno, a Berlusconi». 

 

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