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Camera, niente divieto di sneakers: Elly Schlein si "salva" al voto

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Elly Schlein può tirare un sospiro di sollievo. La leader del Partito democratico potrà continuare a indossare le sue amate sneakers anche alla Camera. Dall'Aula hanno infatti dato il via libera a due ordini del giorno al bilancio, uno a firma di Salvatore Caiata di FdI e uno a firma di Martina Semenzato di Noi Moderati. Al centro il dress code alla Camera. Gli odg impegnano l'ufficio di presidenza e i questori a valutare l'introduzione di specifiche disposizioni perché l'abbigliamento di parlamentari, dipendenti e visitatori sia consono al rispetto della dignità e del decoro dell'istituzione. L'odg è stato approvato con 181 voti a favore e 100 contrari. 

Ma cosa è stato deciso? E perché Schlein può dormire sonni tranquilli? Dall'ordine del giorno l'obbligo della cravatta e lo stop alle sneakers è saltato. Sarà l'ufficio di presidenza a valutare in seguito. "Il rispetto per chi ci ha votato - ha detto in Aula Simonetta Matone, deputata della Lega che ha sottoscritto l'odg - passa anche dall'abbigliamento. Con le scarpe da ginnastica - ha sottolineato - si va da altre parti. Qui non stiamo facendo footing". E ancora, le ha fatto eco Benedetto Della Vedova di +Europa: "Credo che un invito generale al contegno e al decoro ci può stare ma il ritorno alla cravatta credo sarebbe un anacronismo. Il richiamo generale va bene, evitiamo l'anacronismo".

E infatti dalle opposizioni non sono mancate critiche contro Fratelli d'Italia. "Questo ordine del giorno - ha tuonato il deputato M5S Riccardo Ricciardi - ha una premessa e anche una riformulazione che noi condividiamo, ovvero che l'istituzione è portatrice di una sacralità che trova fondamento prima nello Statuto Albertino e poi nella nostra Costituzione, che ne sancisce il principio base di ogni istituzione democratica secondo cui forma e sostanza sono strettamente collegate, e laddove una di esse viene meno perisce la sua credibilità e fondamento. Benissimo, però viene meno non solo con la forma, anche con la sostanza. E allora, in un momento in cui gli italiani soffrono per andare a fare la spesa nei supermercati, nell'altro ramo del Parlamento si vogliono reintrodurre i vitalizi: non è una perdita di credibilità e di decoro, questa, per le istituzioni? Nel momento in cui si dice che queste istituzioni devono riacquisire un decoro, il decoro è mettersi la cravatta e non avere paura di togliere a 169.000 famiglie un reddito con un sms?".

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