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Alessia Morani fuori controllo: "Il pranzo è servito. Applausi!". Rinaldi la irride

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Riavvolgere il nastro fino alla serata di ieri, lunedì 7 agosto. Siamo a Controcorrente, il programma di approfondimento politico in onda su Rete 4 e condotto da Veronica Gentili. Si discute del pacchetto di misure da poco varato in CdM, il cosiddetto decreto-omnibus, e nel dettaglio si discute dalla svolta impressa al progetto del Ponte sullo Stretto, fortemente voluto da Matteo Salvini.

E a discuterne, ecco in studio la piddina Alessia Morani e, al suo fianco, il leghista Antonio Maria Rinaldi. E nelle immagini che potete vedere in calce ecco una sorta di monologo della Morani, in grande spolvero se si trattasse di una pièce teatrale, peccato che il contesto sia differente. E così ecco che attacca: "Effettivamente spiegare agli italiani che siccome dobbiamo fare un'opera fantasmagorica che non vedremo mai, per la quale in passato abbiamo già pagato stipendi extrasensoriali... vorrei ricordare che la società per il ponte sullo Stretto vive e lotta insieme a noi da decenni", premette concedendosi digressioni auliche. Ma, ancora più spettacolare, è Rinaldi: al suo fianco, infatti, fatica a trattenere le risate e commenta in tempo reale le sparate della piddina con gesti delle mani, scomponendosi sulla sedia, una sorta di pentola a pressione pronta ad esplodere.

 

Ma non è finita. La Morani riprende: "Siccome è stato una discreta mangiatoia nel passato, ora il pranzo è servito di nuovo, citando una nota trasmissione", ne spara un'altra. "Per cui mi pare difficile oggi, nel momento in cui... botte da orbi ai poveri perché gli togliamo il reddito di cittadinanza, salario minimo per carità, i lavoratori prendano pure 4 euro all'ora, chissenefrega. Ma i consulenti, siccome devono fare un'opera chissà tra quanti anni e se nascerà mai, ecco per quelli va benone sforare il tetto al compenso dei dirigenti pubblici. Applausi", conclude la Morani con applauso in favor di telecamera. Un record quasi assoluto di populismo un tanto al chilo. E a Rinaldi per risponderle non servono parole: basta l'ultima risata.

 

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