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Lega, la sorpresa a Pontida: ecco chi sarà presente sul "pratone"

Fabio Rubini
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Quando manca poco più di una settimana al raduno di Pontida, la grande macchina organizzativa della Lega è già in pieno fermento. Tutto dovrà essere pronto per domenica 17 quando dal palco Matteo Salvini lancerà ufficialmente «la grande corsa che vedrà la Lega protagonista in Europa, oltre che in Italia». Lo ha scritto lui stesso sui social, aggiungendo che «arriveranno pullman da tutta Italia- ce ne sono già oltre 200 programmati - e saranno presenti, con noi, amiche e amici dall’estero a sostegno di una grande Europa dei popoli, fondata sulle Libertà, sulla difesa del lavoro, dei confini, della cultura, delle tradizioni e della sicurezza. Pontida non è un comizio, ma è un luogo di incontro - prosegue il leader della Lega - di migliaia di donne e uomini che hanno voglia di costruire un Futuro a difesa del nostro straordinario Paese. Ci vediamo a #Pontida23». Per questo, chiude Salvini, «è importante seguire questo evento “in presenza” e non sui social. Perché è bello tornare a fare politica dal vivo».

IL PROGRAMMA
Per la scaletta dei big che parleranno domenica mattina prima della conclusione dei lavori con Matteo Salvini, c’è ancora tempo. Per ora si lavora agli eventi collaterali. Tra questi il più importante è certamente quello dedicato all’assemblea dei giovani della Lega, che torna a Pontida dopo quattro anni di stop e si terrà il sabato a partire dalle 16. Toccherà al responsabile nazionale Luca Toccalini tirare le fila di un movimento in crescita e confermare l’impegno dei giovani in vista della campagna perle europee. «Ci saranno più di mille ragazze e ragazzi da tutta Italia - spiega a Libero Luca Toccalini - e sarà il momento per parlare di scuola, università e delle tematiche che riguardano il mondo giovanile».

Sotto il tendone montato a lato del “sacro pratone” saranno ospiti anche le delegazioni straniere di cui ha parlato Salvini. Al momento hanno confermato la loro presenza giovani ungheresi, svizzeri del Canton Ticino e pure una delegazione di repubblicani in arrivo direttamente dagli Stati Uniti. «Soprattutto con questi ultimi si consolida un rapporto che va avanti da anni - racconta Toccalini -. Lo scorso anno eravamo andati a Las Vegas, quest’anno una nostra delegazione è stata a Dallas, sempre alla convention dei giovani repubblicani». Insomma un raduno sempre più internazionale. Salvini non ha parlato solo di Pontida. Intanto l’annuncio che giovedì prossimo alle 9 sarà alla Camera per riferire sull’incidente ferroviario di Brandizzo.
 

 

 

DA CAIVANO ALLE BANCHE
Nella sua agenda, ieri, spiccava soprattutto un’importante riunione riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina, durante la quale il ministro ha ribadito «la necessità di continuare a procedere con determinazione» per la costruzione dell’opera. Inoltre ha annunciato che a breve verranno nominati i nove membri del Comitato Tecnico Scientifico di garanzia. In più, dal ministero fanno sapere che sono in fase avanzata i ragionamenti per gli interventi di riqualificazione nei territori interessati dal Ponte», ovvero «Messina, Reggio Calabria, e Villa San Giovanni». Più tardi, intervenendo a Diritto e Rovescio su Rete4, Salvini ha ribadito che «l’obiettivo è aprire i cantieri entro l’estate del 2024 e creerà 100mila nuovi posti di lavoro». Il vicepremier ha poi ribadito come «il Ponte sarà la più grande battaglia contro mafia, camorra e ’ndrangheta da 50 anni a questa parte. I giovani siciliani e calabresi si meritano le opportunità di tutti gli altri giovani italiani».


Poi Salvini è tornato sulla manovra e sul “decreto Caivano”, approvato giovedì in Consiglio dei ministri. Sulla prima ha spiegato che «Dovremo fare delle scelte indicando delle priorità. Un’informazione di servizio: avremo altri quattro anni, si può pianificare...». Per questo per la manovra 2023 «abbiamo scelto quali priorità gli stipendi fino a 35 mila euro e gli aumenti delle pensioni più basse». Sul decreto, invece, il leader della Lega ha ribadito che «Un 15enne di oggi non è come ai miei tempi. Ha gli strumenti per essere consapevole. Per questo se un criminale ammazza una persona, non importa se ha 50 anni o 15, deve essere punito nella stessa identica maniera. Basta perdonismo». Battuta finale sugli extraprofitti: «La sinistra che difende le banche fa rivoltare nella tomba Berlinguer».

 

 

 

 

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