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Marina Berlusconi, no alla politica. E su Meloni: "Cosa ho apprezzato e cosa no"

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"Sono impegnata nelle nostre aziende e amo il mio lavoro, quindi no". Marina Berlusconi, ai margini dell'Assemblea di Confindustria, risponde così a chi le chiede se sia interessata a candidarsi a presidente degli industriali. La presidente di Fininvest insomma sta bene a Segrate, anche se incalzata sull'attualità politica questa volta la primogenita di Silvio Berlusconi non lesina commenti pesanti. Anche questa, in fondo, è l'eredità del Cav. 

Impossibile non partire dal legame con Forza Italia, il partito fondato dal padre. "Stimo molto Antonio Tajani, noi abbiamo sempre dichiarato che rimarremo vicini al partito. È una questione di amore e di rispetto nei confronti del nostro papà. Tajani è una persona di grande esperienza, ha accompagnato mio padre durante tutta la sua vita politica e sta guidando il partito in una fase di transizione con forte senso di responsabilità".

 

 

 

Sul governo di Giorgia Meloni, invece, "da imprenditrice devo dire che do grande valore alla stabilità. Sono contenta del fatto che finalmente il Paese abbia un governo stabile che è espressione della volontà popolare. Non accadeva da 11 anni e vi ricordate chi era allora il presidente del Consiglio. In generale ho apprezzato molto e ritengo molto positivo l'approccio responsabile del governo e di Giorgia Meloni sia nella gestione dei conti pubblici e in politica estera". "Poi - prosegue - sono passati solo 11 mesi e restano ancora 4 anni. La legislatura è ancora lunga e ha tante sfide e tanti problemi da affrontare e quindi è anche presto per dare un giudizio compiuto e poi dobbiamo tenere presente che questo governo si è trovato ad affrontare una situazione economica davvero molto complicata". 

 

 

 

Più critica la posizione sulle banche. "Ho apprezzato molte mosse del governo Meloni. Tra queste non c'è la tassa sugli extraprofitti alle banche. Capisco le motivazioni, ma non sono sufficienti a superare le grandi perplessità che ho sul merito e sul metodo". Inevitabile, visto che nella pancia di Fininvest c'è anche un colosso bancario come Mediolanum. "Non mi piace il termine extraprofitti. Lo trovo fuorviante e demagogico. Chi stabilisce quando un profitto è extra o normale e, se è extra, in quale misura lo è?".

 

 

 

"E' un provvedimento - prosegue - che si presta a dubbi e critiche, ho visto che sono stati sollevati dubbi di incostituzionalità. Rischia di rendere il Paese meno attrattivo per gli investimenti esteri. Mi auguro che il Parlamento possa riformulare la norma rendendola più equilibrata". 

 

 


 

Grosse perplessità e preoccupazioni anche sul fronte economico internazionale. Nello specifico, l'ennesimo rialzo dei tassi di interesse, il decimo consecutivo, deciso dalla Bce guidata da Christine Lagarde. "Speriamo che la cura non uccida il malato - riflette Marina Berlusconi -. Siamo al decimo rialzo consecutivo. Quello che ha fatto fino a oggi la Bce è stato importante per il contenimento dell'inflazione, tutti i trend la danno in discesa. Bisogna tenere presente sempre però che questo tipo di interventi ha un effetto negativo sulla crescita. Noi siamo in una economia che essendo stata sottoposta a continui shock ha bisogno di stimoli. Mi auguro che sia l'ultimo rialzo".

 

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