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Gianfranco Fini, Donzelli durissimo: "Non detta la linea di FdI"

 Gianfranco Fini

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Non si è fatta attendere la risposta di Fratelli d'Italia a Gianfranco Fini che in una intervista a il Fatto quotidiano di Marco Travaglio, ha affermato che la legge che "porta la mia firma e quella di Umberto Bossi va cambiata, ha vent'anni e quindi è datata". L'ex presidente della Camera e fondatore di An ha aggiunto che "la Bossi-Fini aveva la stessa impostazione della Turco-Napolitano: il migrante economico ha diritto di permesso in Italia solo se ha un contratto di lavoro. Vent’anni dopo è cambiato tutto il panorama internazionale e il fenomeno migratorio si è trasformato. Oggi riguarda centinaia di migliaia di persone ed è dovuto a grandi fattori economico-sociali: il divario tra Nord e Sud del mondo, il malessere sociale, il crollo di alcuni Stati come Siria e Libia e così via. Per questo la legge va cambiata". Quindi ha sottolineato che la sua legge "prevedeva quote di ingresso regolari: portò a una sanatoria di centinaia di migliaia di migranti. Questo è il modello da seguire". 

Parole che hanno scatenato la reazione di Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI: "Pur essendo sempre un piacere leggere Gianfranco Fini, lo leggiamo come qualsiasi altro commentatore. Diciamo che Gianfranco Fini non detta la linea politica di FdI, mi sembra abbastanza evidente", ha sbottato. "Noi abbiamo già dimostrato la volontà di aprire i flussi regolari. Abbiamo invertito la tendenza degli anni precedenti in cui si poteva a entra solo illegalmente. Nel frattempo è cambiato il mondo".

E ha aggiunto Donzelli: "Quello dei migranti è un tema complesso, che stiamo affrontando nella sua completezza. Non si può continuare ad avere un'Italia in cui sono gli scafisti e i trafficanti di esseri umani a scegliere chi arriva. Avanti quindi con la lotta a questi criminali, col ritorno dei flussi regolari, col controllo delle frontiere. Per la prima volta grazie a Giorgia Meloni", ha concluso, "l'Europa ha capito che deve difendere i propri confini esterni. L'Ue se ne sta occupando, anche se in Europa c'è chi cerca di speculare politicamente - e mi riferisco alla sinistre - per provare ad avere un piccolo vantaggio elettorale e mettere in difficoltà l'Italia. Noi pensiamo al bene dei cittadini e siamo abituati a chi prova di rovinare i nostri piani, ma andiamo avanti con convinzione e determinazione". 

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