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Matteo Salvini, sfida all'Austria: per i tir lo stop alla frontiera

Francesco Storace
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La sede è quella istituzionale, la Camera dei Deputati. Lo strumento è il question time in risposta ad una interrogazione della deputata leghista Cattoi.
Ed è in quel momento che Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture, fa partire dal Brennero un razzo (metaforico) che arriva a Lampedusa, dove la Von der Leyen “fa passerella e poi consente il blocco dei Tir” da parte austriaca. Fermezza autentica contro le manovre che sabotano gli autotrasportatori italiani. Si inventano misure per la tutela ambientale, si pratica invece concorrenza sleale. E l’Italia non intende stare a guardare.

Roma farà ricorso contro i limiti imposti dall’Austria al traffico dei mezzi pesanti sull'Autobrennero. «Abbiamo deciso, d’intesa con il Governo e il presidente Meloni, di attivare formalmente la procedura prevista dall’articolo 259 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che conferisce ad uno Stato membro la facoltà di presentare ricorso davanti alla Corte di giustizia europea contro un altro Stato membro per violazione del diritto eurounitario; si tratta sicuramente di un gesto forte, inusuale, con pochi precedenti, ma necessario».

 

 

L’annuncio è proprio di Salvini, in risposta a Vanessa Cattoi, che a Montecitorio ha sollevato il tema. «Siamo di fronte ad un atto di violenza e di arroganza politica e istituzionale da parte di un Governo di un paese membro dell’Unione europea a cui dobbiamo porre fine». Le limitazioni sono state introdotte dall’Austria per ragioni, sulla carta, di natura ambientale, «ma l’ambiente- insiste il ministro dei Trasporti- non c’entra assolutamente nulla: è semplicemente concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e degli autotrasportatori italiani, tedeschi e dell'intero continente europeo».

«Gli uffici del mio ministero – insiste il vicepremier - insieme a Palazzo Chigi, stanno lavorando alla predisposizione del dossier; questa attività è generalmente compito della Commissione, tuttavia la presidente von der Leyen non ha firmato l'avvio della procedura e, a questo punto, confidiamo nella giustizia della Corte europea. Non si può pontificare a spese dell'Italia, cercando accoglienza e integrazione a Lampedusa, blindando il confine del Brennero. Questo Governo porrà fine- assicura Salvini- a questa vergogna».

 

 

Si arriverà al blocco dei Tir austriaci in Italia? Il dubbio c’è, visto che una nota del ministero delle infrastrutture informa che a ottobre Salvini sarà al valico del Brennero. Sarà l’occasione per verificare la situazione, anche dopo l’annuncio di Vienna sul rafforzamento dei controlli alla frontiera. L’Italia- sostiene Salvini- non può essere penalizzata da altri partner europei: senza un ritorno a una condizione di leale collaborazione, Salvini è pronto a suggerire un inasprimento dei controlli per i veicoli austriaci. In questa battaglia il ministro trova il sostegno di categoria. «Apprendiamo della volontà del Governo italiano di avviare la procedura di infrazione contro l’Austria. Finalmente!».

Il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, da anni in prima linea contro le limitazioni ai nostri Tir al Brennero, parla di un'azione di “mobbing” perpetrata dall'Austria ai confini con il nostro Paese e propone di rispondere all'Austria con la stessa “moneta”. Interviene anche Anita, l’associazione delle imprese di settore: «Salvini,ha ben rappresentato il cuore della questione: l’Austria determina una situazione di concorrenza sleale, innanzitutto a danno delle imprese italiane. I divieti colpiscono duramente l’economia del nostro Paese. Adesso l’Associazione confida che la Corte di Giustizia europea faccia finalmente chiarezza sulla delicata questione del passaggio al Brennero».

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