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Capezzone, rassegna scorrettissima: "Colpa dell'Italia, la prima pagina di Domani"

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"Ricomincia la tarantella, di nuovo attivo il partitone mediatico Forza Spread". Daniele Capezzone, nella sua "Occhio al caffè - rassegna stampa scorrettissima" parte dal tema che domina il primo sfoglio dei quotidiani. Il quadro economico dopo la Nadef e qualche increspatura delle acque sui mercati, con lo spread vicino a quota 200 e poi sceso.

"Naturalmente su Stampa e Repubblica c'è una drammatizzazione fortissima, ma nessun giornale a parte Libero ricorda che con Mario Draghi premier si arrivò anche a uno spread a quota 250. Allora però si diceva: ma che problema c'è, c'è il governo dei migliori... Invece adesso è tutto un agitarsi di prefiche, come la vedova a lutto Irene Papas nei film di Elio Petri negli anni Settanta. Oggi bisogna accontentarsi".

Altro tema, l'immigrazione: "Ieri alla riunione dei ministri degli Interni Ue si era raggiunta una intesa, ma nel tardo pomeriggio è arrivata la notizia di una protesta di Palazzo Chigi per la presenza di non una, non due, non tre ma ben tre quattro imbarcazioni Ong battenti bandiera tedesca. Vedete voi se questa è una presa in giro o una provocazione. Ovviamente, di chi è la colpa? Non della Germania, per Stampa e Repubblica è dell'Italia, ma peggio di loro fa addirittura il Domani, che parla di fobia"

Tra i temi politici, spicca la prima pagina del Fatto quotidiano con il ritorno della prescrizione e la foto di Silvio Berlusconi che brinda, "una immagine terrificante per i redattori" di Marco Travaglio, ironizza Capezzone.

 

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