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Iolanda Apostolico, Piantedosi a PiazzaPulita: "Perché quel verdetto va impugnato"

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Matteo Piantedosi non usa giri di parole e ospite di Corrado Formigli a Piazza Pulita parla del caso Iolanda Apostolico, il giudice che ha di fatto cancellato con un verdetto il decreto Cutro del governo varato per contrastare l'immigrazione illegale. "La giudice Iolanda Apostolico forse qualche comportamento un pò diverso doveva averlo. I provvedimenti giudiziari vanno valutati come tali nelle sedi competenti", ha osservato il titolare del Viminale, "e tuttavia avendo fatto il funzionario delle Stato e venendo da una funzione che quando ho ricoperto ha richiesto una postura imparziale e che apparisse anche imparziale, se qualcuno si lamenta adesso di essere accusato di non essere imparziale forse qualche comportamento un pò diverso doveva averlo".

Poi il ministro entra nel merito del provvedimento della Apostolico e ribadisce la sua posizione sottolineando qual è stato l'errore del giudice: "Apostolico non ha solo dichiarato che la Tunisia non è un Paese sicuro ma ha fatto ragionamenti giuridici che noi non condividiamo e io credo che in democrazia possa competere al governo ritenere non corrette e impugnare delle decisioni", ha detto Piantedosi con riferimento alla sentenza del giudice di Catania che ha annullato il trattenimento di tre migranti tunisini.

 

 

 

 

Il ministro dell’Interno ha osservato che "la commistione" dei flussi migratori "rende difficile all’origine selezionare quelli che sono i veri profughi rispetto ai movimenti che comunque hanno altre motivazioni. Il governo ha fatto circa un migliaio di ingressi per corridoi umanitari: credo che quella sia la strada, soprattutto per selezionare", ha ricordato, "con i Paesi nordafricani è chiaro che dobbiamo intrattenere un rapporto, fino a che ovviamente esistono delle condizioni minime che rispettano le regole nazionali e internazionali. Poi è chiaro che sono Paesi che denunciano la loro difficoltà e che ci chiedono, come nel caso della Tunisia, di essere aiutati a superarlo. Quello che ci compete è sostenere questi Paesi a superare questi momenti", ha concluso. 

 

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