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Paolo Emilio Russo, la proposta del deputato di Forza Italia: 3 maggio la giornata per i giornalisti uccisi sul lavoro

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Il deputato di Forza Italia Paolo Emilio Russo ha presentato questa settimana una proposta di legge che chiede che il 3 maggio venga celebrata la "Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi per lo svolgimento della loro professione". Come si ricorda nella premessa, si tratta della stessa giornata già scelta nel 1993 dall'assemblea generale delle Nazioni unite per istituire la 'Giornata mondiale della libertà di stampa'. In particolare nel testo si prevede che in quella data "le istituzioni statali, le regioni, le province, le città metropolitane e i comuni potranno promuovere, nell'ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in cooperazione con gli organismi e le associazioni professionali operanti nel settore, iniziative, cerimonie, convegni, incontri pubblici e altre attività FInalizzati a ricordare le vittime, a valorizzare la libertà di stampa e il ruolo svolto dall'informazione nella società".

Si prevede inoltre, si precisa nella proposta, "che la Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi per lo svolgimento della loro professione possa essere celebrata anche gli istituti scolastici di ogni ordine e grado promuovendo iniziative volte a commemorare FIgure di giornalisti uccisi a seguito della loro attività, ad approfondire la conoscenza dell'attività professionale del giornalista nonché a dedicare una lezione specifica all'articolo 21 della Costituzione italiana".

"Il 3 maggio di ogni anno - spiega Russo nella premessa - i giornalisti vittime della maFIa e del terrorismo vengono già commemorati con iniziative organizzate dall'Unione nazionale cronisti italiani, perché dunque introdurre per legge una giornata commemorativa a livello nazionale? La risposta è molto semplice. La libertà di informazione e di stampa, affermate dall'articolo 21 della Costituzione costituiscono, uno dei capisaldi della democrazia. Nei regimi non democratici la stampa non è libera, perché l'assenza di democrazia è nemica della libera informazione che, a sua volta, nutre la libertà di opinione. Un simile presidio di democrazia e tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per affermarlo in concreto meritano di essere celebrati a livello istituzionale e di essere portati a contatto degli studenti".

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