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Provinciali Alto Adige, Svp perde consensi ma resta in testa: FdI primo partito italiano

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Fratelli d'Italia primo partito italiano in Alto Adige, dove ieri si sono tenute le elezioni provinciali. Il partito di Giorgia Meloni si è attestato come la prima forza di lingua italiana con il 6% dei consensi e 2 consiglieri. Nel 2018 si fermò all'1,7%. La percentuale di voti più alta l'ha presa la Suedtiroler Volkspartei (Svp) che, pur ottenendo il 34,5%, risulta più debole rispetto al passato, anche perché in calo di sette punti percentuali (-7,4%) rispetto a 5 anni fa. I suoi consiglieri, invece, passano da 15 a 13. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher e la sua Svp, dunque, perdono consensi ma restano comunque in testa: anche per questo sarà molto difficile la formazione della nuova giunta.

La seconda e la terza forza in consiglio provinciale sono il Team K, che porta a casa l'11,1% dei voti, in piena opposizione alla Svp; e la Suedtiroler Freiheit al 10,9%, il movimento ideato da Eva Klotz che aspira alla scissione dell'Alto Adige-Suedtirol dall'Italia, entrambi con 4 consiglieri. A seguire, in crescita rispetto al 2018 un'altra lista mista, i Verdi, che guadagnano il 9% di voti e 3 consiglieri. Poi, dopo FdI, troviamo la lista no vax col 5,9% e 2 consiglieri. Il Die Freiheitlichen invece ottiene il 4,9% e 2 consiglieri.

 

 

 

Il partner di coalizione della Svp, la Lega, ottiene il 3% e un consigliere. Mentre il Pd scende dal 5,1% al 3,5% e 1 consigliere. Sotto l'1% il Movimento 5 stelle e Forza Italia. L'affluenza cala al 71,5%, oltre 2 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti elezioni del 2018. Intanto FdI tende una mano alla Svp. “Noi siamo pronti – ha dichiarato il leader meloniano della regione Alessandro Urzì – a governare assieme alla Svp. I voti confermano che non possono più esserci pregiudiziali etniche o linguistiche. Fratelli d’Italia a questo punto vuole partecipare al governo dell’autonomia. Alla Svp dico di avere fiducia e di pensare alla stabilità, alle migliori opportunità per l’Alto Adige, in dialogo con Roma e con Trento”.

In netto calo l'affluenza anche in Trentino, dove si è votato sia per il rinnovo del consiglio provinciale sia per il presidente della Provincia autonoma: 58,39%. Cinque anni fa era sta stata del 64,05%. Le operazioni di voto sono terminate ieri alle 22, mentre gli scrutini si tengono oggi a partire dalle 7. Nella giornata di oggi, inoltre, le urne saranno aperte fino alle 15 a Monza e nella Brianza, dove si vota per le elezioni suppletive al Senato per il seggio lasciato vacante da Silvio Berlusconi; e a Foggia, dove invece si vota per le comunali.

 

 

 

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