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Paolo Gentiloni, le parole sull'Africa: sconcerto nel Pd (se la ride Meloni)

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"Gran parte del nostro futuro, non solo del futuro degli africani, dipende dai rapporti che avremo con l'Africa, con un continente che avrà 2,5 miliardi di abitanti entro il 2050". Queste parole potrebbe averle dette tranquillamente la premier Giorgia Meloni a proposito del "piano Mattei" appena approvato dal Consiglio dei Ministri che ha come obiettivo di potenziare la collaborazione tra l’Italia e i Paesi del continente africano per promuovere lo sviluppo economico e sociale dell'Africa, e così prevenire le radici profonde delle migrazioni irregolari. Invece no.

Sono del commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni che a margine del meeting annuale di Cuamm, medici con l'Africa, in corso a Milano, ha spiegato che dobbiamo avere chiaro che "l'orizzonte per noi europei e per un Paese come l'Italia è definito dalla possibilità di cooperare con l'Africa" riguardo questioni economiche, energetiche, climatiche, alimentari, ma anche il contrasto ai flussi migratori irregolari. 

Che poi è quello che sta facendo il governo Meloni da quando si è insediato a Palazzo Chigi: il testo di legge sulla cooperazione per l'Africa si aggiunge infatti agli altri 45 decreti emanati dall'esecutivo nell'ultimo anno per via della “straordinaria necessità e urgenza di potenziare le iniziative di collaborazione tra Italia e gli Stati del Continente africano”. Eppure il piano Mattei per l'Africa firmato dal centro destra ha suscitato diverse critiche dalle opposizioni che l'hanno definito "un elenco di buone intenzioni, una cornice generale ma con poca concretezza": insomma un programma ancora vago che, al netto degli ambiziosi propositi, rischia di tradursi in un nulla di fatto se non verrà seguito da politiche chiare e definite. Chissà se i compagni di partito di Gentiloni solleveranno le stesse obiezioni al commissario dem agli Affari Economici: oggi ha ripetuto le stesse parole di Giorgia Meloni. 

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