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Sciopero? Anche Schlein e Conte si vergognano: che umiliazione per Landini

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Elly Schlein e Giuseppe Conte assenti. La segretaria del Pd e il leader del Movimento 5 stelle avevano sposato la causa di Maurizio Landini e le ragioni dello sciopero di oggi 17 novembre, ma i due diserteranno piazza del Popolo dove si terrà il comizio di Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri della Uil contro la manovra del governo di Giorgia Meloni. E se i cinque stelle non hanno nemmeno mandato una delegazione ufficiale, quantomeno il Nazareno invierà alcuni suo rappresentanti: Marco Furfaro, Marta Bonafoni, Arturo Scotto e Marina Sereni. "Noi sosteniamo fortemente le ragioni per cui è stato convocato questo sciopero, sosteniamo il diritto sacrosanto, costituzionale, allo sciopero quindi il Pd ci sarà" in piazza "con una delegazione. Ci vuole talento per fare una manovra che prende le critiche sia dei sindacati sia di Confindustria. Il governo ci è riuscito", aveva detto ieri 16 novembre la Schlein intervistata da Corrado Formigli a Piazzapulita.

Insomma, l'invito di Landini a Schlein e Conte è caduto nel vuoto. Ma perché i due leader "amici" della Cgil hanno deciso di non partecipare? "Una versione ufficiale non è stata fornita, sia dal Nazareno che da Campo Marzio", scrive la Repubblica in un retroscena.

Ma ci sono due possibili motivazioni. La prima è che "quella della Cgil non è una manifestazione, ma uno sciopero" e quindi "va rispettata 'l’autonomia del sindacato'". La seconda ragione è che "la destra da qualche settimana ha iniziato" a sospettare che Landini "possa o addirittura voglia essere il federatore dell’ex campo largo. Cioè il vero 'capo dell’opposizione'". Tesi che sia Elly Schlein sia Conte respingono. E una loro foto con Landini al comizio di oggi l'avrebbe rafforzata. "Meglio evitare", dunque.

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