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Arianna Meloni, lo sfogo: "Lo so e mi fa rabbia", il gioco sporco della sinistra

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Che Atreju abbia inizio. La festa nazionale di Fratelli d'Italia finirà domenica 17 dicembre, in una quattro giorni ricca di dibattiti. Presente, oltre a Giorgia Meloni, anche la sorella Arianna da mesi a capo della segreteria politica del partito. Sul suo ruolo tiene a precisare che "guido uno delle decine di dipartimenti del partito". Certo è che in questi anni FdI ne ha fatti di passi in avanti. "Tanta strada - annuisce raggiunta dal Secolo d'Italia -. Vittorie inaspettate, fratelli che non ci sono più. Ma il cuore è lo stesso di sempre. Siamo tutti militanti che hanno iniziato a fare politica trenta anni fa. Volevamo cambiare le cose, rimboccarci le maniche. Senza cercare medaglie, galloni. Nessuno di noi pensava a diventare, consigliere, assessore, ministro. Mi viene da ridere".

Proprio lei per anni ha lavorato dietro le quinte, fino ad arrivare ai vertici. Eppure c'è chi quei vertici li critica, definendoli non all'altezza. Come una certa stampa di sinistra. "Lo so e mi fa rabbia - tuona -. Prima il racconto che esiste solo Giorgia Meloni. Oggi si parla della coppia Giorgia e Arianna. Ma non è così. Ci sono in tutta Italia centinaia di ottimi dirigenti, amministratori, assessori che si sono rimboccati le maniche tanti anni fa. Poi siamo cresciuti fino a guidare il governo della nazione, perché quando si lavora senza sosta poi i risultati arrivano. Sia chiaro però: questo è un punto di partenza. Oggi siamo di fronte a un nuovo inizio".

 

 

Un inizio che, guardando al passato, non arriva senza sacrifici: "Abbiamo sfidato il nichilismo, l’indifferenza, il riflusso. E siamo arrivati fino a qui. Ma per restituire l’orgoglio nazionale a questa Italia. Oggi siamo più concentrati che mai. Pronti a rimboccarci le maniche più di prima. E non è tutto in discesa. Questa missione ha un costo esistenziale e personale alto". Arianna Meloni però non intende tirarsi indietro: "È un prezzo che sono disposta a pagare perché la posta in gioco è troppo alta".

 

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