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Bocchino contro Ranucci: "Sulla Meloni ravana nell'immondizia"

Roberto Tortora
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A DiMartedì, talk di approfondimento politico di La7 condotto da Giovanni Floris, si discute delle rivelazioni del pentito di camorra Nunzio Perrella, intervistato da Report e che ha rivelato che Franco Meloni, padre dell’attuale premier, già deceduto nel 2012, non solo fosse un narcotrafficante, ma lavorasse alle dirette dipendenze del boss Michele Senese.

Tra gli ospiti presenti in studio inorridisce il direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, per nulla contento della scelta fatta dal team di Sigfrido Ranucci: “Solo il fatto di tirar fuori questa roba, che il servizio pubblico paghi a gettone, immagino, un noto pentito per dire delle cose per andare contro il presidente del Consiglio non è rispettoso delle istituzioni. Giorgia Meloni è adamantina, è limpida, va giudicata per il suo lavoro. Non piacciono i suoi provvedimenti? Contestate i suoi provvedimenti, ma gli italiani sono con lei, sono sempre di più con lei”.

 

 

 

A tale considerazione, il sindaco di Firenze Dario Nardella risponde provocando Bocchino: “Ma il diritto all'informazione è o non è un principio della democrazia? È una domanda”. Il direttore del Secolo risponde subito a tono: “Il diritto all'informazione è un grandissimo principio della democrazia, così come un diritto grandissimo della democrazia è non infangare le persone per responsabilità che non sono loro”.

 

"Ravanano nell'immondizia". Bocchino contro Report, guarda il video di DiMartedì

 

Interviene, allora, anche Floris che domanda: “Ma una redazione che scopre che c'è un pentito che dice che il padre della presidente del consiglio era un uomo della camorra è una notizia da nascondere, perché sennò è brutto che qualcuno la cavalchi? Poi non l'ha cavalcata nessuno mi pare”.

 

 

 

Bocchino, allora, ribatte: “Scopre o cerca un pentito? Sono due cose diverse, se scopre e c'è una notizia è un conto. Non giudico il modello giornalistico, giudico la scelta di utilizzare questo, il tema vero è che Giorgia Meloni viene dalla militanza, da un quartiere popolare, è una donna che s'è fatta da sola. Ha fatto tutto da sola, è stata la prima donna ad arrivare a Palazzo Chigi, allora di fronte a questo bisogna andare a ravanare nell'immondizia, ma che senso ha, ma che Paese è? La verità è che amate guardare dal buco della serratura”.

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