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Elly Schlein, l'ultima figuraccia: silenzio e autogol

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La politica internazionale doveva essere il punto forte della segreteria di Elly Schlein e invece si è trasformato in un buco nero ricco di tragici autogol. Dopo i tentennamenti sulle armi agli ucraini, la segretaria Pd ha dato il meglio di sé sulla vicenda Mediorientale. Divisa tra l’attaccare il governo di destra in Israele e strizzare l’occhio ai palestinesi, non ci ha capito più nulla.

Fin dal momento in cui ha teorizzato la politica dei “due popoli, due stati”, mettendo però sullo stesso piano Israele e Hamas. L’ultima gaffe è quella dell’altro giorno: intervenendo a Gubbio alla convention del suo Pd si è scagliata «evitare l’invio di armi e l’esportazione di armi verso i conflitti, verso il conflitto in Medio Oriente, in particolare in questo caso ad Israele» per evitare «che si perpetrino crimini di guerra contro Gaza».

 

 

Peccato che il governo da tempo avesse deciso di non inviare armi. Una figuraccia bissata in questi giorni con il silenzio assordante col quale ha evitato di commentare quanto accaduto a Vicenza, dove i centri sociali hanno preso d’assalto la Fiera per impedire la presenza di uno stand di Israele. Ci saremmo aspettati parole chiare di condanna verso chi ha calpestato un diritto costituzionale. E invece... silenzio.

 

 

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