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Stefano Bonaccini "entra in Parlamento": addio Emilia Romagna, cosa può accadere

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In dubbio la candidatura alle Europee del presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini: stando a quanto trapelato finora, come riporta il Giorno, il dem vorrebbe sostenere invece la corsa dell'ex sindaco di Bologna Virginio Merola, attualmente deputato. Se quest'ultimo venisse eletto in Europa, per Bonaccini potrebbe esserci la possibilità di un'elezione suppletiva in un collegio blindato, che gli spianerebbe la strada all’ingresso in Parlamento.

Intanto è arrivato il no alle Europee di un altro big del Pd, l'ex governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il cui staff ha fatto sapere che non intende candidarsi, ma che "resterà in Italia per continuare a svolgere il suo ruolo di deputato nazionale". Sarebbe atteso, invece, il no del presidente pugliese Michele Emiliano. Per quanto riguarda la segretaria Elly Schlein, quest'ultima non avrebbe ancora deciso se candidarsi come capolista in tutti i collegi. "La decisione prescinde dalle valutazioni di altri leader e di altre forze - aveva detto nei giorni scorsi -. Ma ho sempre detto che è l’ultima delle valutazioni, prima viene il progetto dell’Europa che vogliamo".

 

 

 

Nella circoscrizione Centro, poi, dovrebbero essere quasi certe le candidature dei sindaci di Firenze e di Pesaro Dario Nardella e Matteo Ricci, e quella dell’eurodeputata uscente Camilla Laureti. Nel Nord Ovest, invece, i nomi sono quelli degli uscenti Brando Benifei e Irene Tinagli e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Stando alle ultime indiscrezioni, potrebbero spuntare presto anche le candidature di Cecilia Strada e del deputato dem Alessandro Zan. Infine, al Sud c'è il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro. A ritentare l'elezione l’uscente Pina Picierno.

 

 

 

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