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Otto e Mezzo, botta e risposta Renzi-Giannini: "Querele? Ecco tutte le inchieste sulla mia famiglia"

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Matteo Renzi a Otto e Mezzo spiega quali sono i suoi piani per le Europee: "Vediamo se alle Europee mi candiderò capolista. Credo di avere carte da giocare, una credibilità internazionale da poter mettere a disposizione del Paese. Se vado a Bruxelles, resto a Bruxelles. Sulle conferenze, farò quello che la legge di Bruxelles consente, così come fanno molti europarlamentari. Ho sempre rispettato le leggi. Con Calenda abbiamo preso strade diverse ma non ho avversari nel campo riformista", ha affermato l'ex premier.

Poi su alcuni voti a favore di misure presentate dal governo, Renzi ha affermato: "Sul premierato e riforma Nordio Italia Viva vota a favore perché era nel programma elettorale del terzo polo. Non abbiamo cambiato idea, lo ha fatto il Pd. Non stiamo dalla parte del governo ma dell’Italia". Poi, sempre l'ex premier, è intervenuto sulla Commissione Covid: "Sulla commissione inchiesta covid non abbiamo niente da indagare su Speranza o Conte, quello lo fanno i magistrati e mi pare si sia chiuso tutto con archiviazione. Noi facciamo politica e dal tempo abbiamo detto che sulla vicenda covid c’erano dei buchi neri. Perché Giuseppe Conte ha chiamato Putin e ha fatto entrare l’esercito russo in Italia? È stato un errore, perché nessuno ne parla? E sui novax non prendo lezioni da nessuno perché parlo di vaccini dal 2016".

 

 

Infine a Massimo Giannini, ospite in studio, ha chiesto a Renzi delle querele ai giornalisti, la risposta è stata chiara: "Hanno indagato i miei genitori, mia sorella, mia cognato. Prosciolti, mi dica cosa avrei dovuto fare con quello che veniva scritto sui giornali?". E il duello lo vince l'ex premier.

 

 

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