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Terzo mandato, bocciato l'emendamento della Lega

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In commissione Affari costituzionali del Senato è stato bocciato l’emendamento per il terzo mandato ai governatori proposto dalla Lega. A quanto apprende l’AdnKronos sono stati 16 i voti contrari (Fdi-Fi-Pd-M5S e Avs, 4 i favorevoli (Lega e Italia Viva), un astenuto (Autonomie), mentre Azione non ha partecipato al voto.

Il governo aveva già espresso parere contrario. Oggi il voto. E dalla Lega in mattinata era arrivata una mossa distensiva con il ritiro dello stesso emendamento per il terzo mandato sull'elezione dei sindaci. E di fatto su questo fronte la sinistra e i Cinque Stelle hanno usato l'emendamento per montare indiscrezioni relative a tensioni interne alla maggioranza.

 

 

Voci che sono state smentite da due fattori di rilievo: l'unità dei tre leader del centrodestra in Sardegna e le parole di Matteo Salvini che ha spiegato per filo e per segno quali sono i suoi obiettivi di governo da raggiungere con gli alleati. Inoltre, sempre Salvini ha voluto sottolineare il suo rapporto con Giorgia Meloni: "Fatemi dire che l’unità che state dimostrando è la cosa più preziosa e in chiave nazionale ve lo dico e ci stavamo sorridendo prima. Più sul Corriere e sulla Repubblica provano ad allontanare me e Giorgia più io e Giorgia andiamo avanti insieme, compatti, come una sola persona per cinque anni, non un minuto di meno", ha affermato il leader della Lega. Poi ha aggiunto: "Su questo palco ho sentito le stesse parole dal governatore uscente dal governatore entrante, fatemi dire grazie a Christian Solinas e buon lavoro a Paolo Truzzu", ha concluso il leader del Carroccio.

 

 

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