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Sardegna, il centrodestra stronca il campo largo: "Cittadini non sono cavie"

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Tutto il centrodestra si è riunito in Sardegna per tirare la volata a Paolo Truzzu, il candidato alla presidenza della Regione che va al voto domenica 25 febbraio. I tre leader dei principali partiti della coalizione hanno parlato dal palco. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno sottolineato l'unità della coalizione e l'obiettivo principale, mantenere la guida della Regione.

E Giorgia Meloni, nel suo intervento, ha mandato una frecciatina a Conte Schlein che di fatto parlano da tempo di campo largo: "Io non penso che i cittadini della Sardegna meritino di essere utilizzati come cavie da laboratorio di un esperimento nato nei palazzi" dove Pd e Movimento 5 stelle "neanche si parlano". Anche sul Superbonus, una delle misure che porta la firma di Giuseppi, la Meloni è stata piuttosto chiara: "Quando gli altri partiti tornano a fare campagna elettorale in Sardegna chiedete loro quanto ci è costato il superbonus, che ha consentito a gente che se lo poteva permettere di ristrutturare la loro seconda casa. Ve lo dico io, 140 miliardi di euro, nemmeno lo sceriffo di Nottingam ci sarebbe arrivato".

 

 

E Matteo Salvini ha voluto ribadire l'unità della coalizione: "Fatemi dire che l’unità che state dimostrando è la cosa più preziosa e in chiave nazionale ve lo dico e ci stavamo sorridendo prima. Più sul Corriere e sulla Repubblica provano ad allontanare me e Giorgia più io e Giorgia andiamo avanti insieme, compatti, come una sola persona per cinque anni, non un minuto di meno". E ancora: "Su questo palco ho sentito le stesse parole dal governatore uscente dal governatore entrante, fatemi dire grazie a Christian Solinas e buon lavoro a Paolo Truzzu". Infine le parole chiare di Antonio Tajani: "Non ci vengano a dire che il centrodestra è un’organizzazione di estremisti perché mentono sapendo di mentire. Perché il centro della vita politica italiana siamo noi, sono loro che si sono spostati sempre più a sinistra". 

 

 

 

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