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Mattia Santori alla manifestazione di Bologna: cacciato, finisce male

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Mattia Santori allontanato dai manifestanti che hanno gettato vernice rossa contro le pareti della Prefettura di Bologna. Il fatto è accaduto venerdì scorso. I  manifestanti hanno imbrattato le pareti della Prefettura e hanno lanciato un uovo pieno di colore ha colpito anche il capo della Digos, Antonio Marotta.

Alla manifestazione c’era anche il consigliere comunale del Pd Mattia Santori, contro cui gli studenti hanno indirizzato dei cori. Ora al Corriere l'ex Sardina si sfoga: "Ora ho una fotografia più chiara, soprattutto di quello che è accaduto quando mi è stato chiesto di lasciare il corteo. QUel video (in cui viene contestato, ndr) è uscito ma solo sulle piattaforme di Osa e Cambiare Rotta. Si vede che io chiedo a loro chi siano e loro mi rispondono di essere gli studenti. Ma ora si capisce che era un’operazione pensata e organizzata in quel modo".

 

 

Poi ha aggiunto: "Quelle ragazze, così come chi ha preso il comando del corteo, fanno parte di gruppi che hanno un preciso pensiero politico e si rifanno all’area di Potere al popolo. Sbaglia chi pensa che in strada ci fossero gli studenti, in realtà c’era un’organizzazione politica che ha messo il cappello all’iniziativa. Riprendermi in quella situazione è un’azione da soggetto politico organizzato". Infine spiega il motivo per cui ha accettato di lasciare la manifestazione: "Perché io sono il delegato istituzionale alle Politiche giovanili e siccome hanno meno di 34 anni sono anche loro rappresentante. Però a questi manifestanti dico che sono lontano anni luce dalle loro idee politiche. Dalle idee di chi urla contro la Cgil, di chi invoca l’Intifada, di chi vuole l’Italia fuori dalla Nato, di chi accomuna il Pd a Giorgia Meloni". 

 

 

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