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Giorgia Meloni: "Sardegna? Non si è capito ancora com'è finita"

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Non è una partita chiusa, parola di Giorgia Meloni. Le elezioni in Sardegna sembrano avviarsi verso un risultato definitivo ma il premier rimane possibilista. “L'effetto Sardegna dobbiamo ancora vederlo perché non si è ancora capito come è finita” ha detto il premier a margine dell’evento alla Confcommercio di Teramo a sostegno del governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio.

Insomma, l’effetto Todde non spaventa. “Sono molto ottimista” ha aggiunto Meloni in riferimento al prossimo appuntamento elettorale in Abruzzo. “Avere una visione su un territorio così particolare ma così straordinario richiede un tempo di realizzazione. Sarebbe davvero un peccato enorme oggi interrompere quel lavoro e tornare di nuovo alla visione di quelli che questo con questa regione l'avevano lasciata isolata benché si trovasse al centro della nazione” ha continuato il Presidente del Consiglio.

Sul risultato ancora aperto nell’isola, il premier non sbaglia. Sono infatti ancora in corso tutte le verifiche sulle sezioni mancanti e sui verbali dei seggi. “Qui al Tribunale di Cagliari abbiamo competenza sul territorio della vecchia Provincia, quindi stiamo verificando i verbali delle circoscrizioni di Cagliari, Carbonia-Iglesias e Medio Campidano. Noi ci siamo occupati dello spoglio di una sola sezione, Villasor 6, e ora stiamo verificando la regolarità di tutti quanti i verbali” ha spiegato Marco Sanna, dell'Ufficio elettorale circoscrizionale al Tribunale di Cagliari. 

 

“Abbiamo ancora un po' di lavoro, poi dal nostro e dagli altri uffici circoscrizionali tutto arriverà all'Ufficio elettorale centrale presso la Corte d'Appello. Solo ultimati i controlli finali saranno quegli uffici a formalizzare la proclamazione degli eletti” ha continuato Senna. Insomma, quei 1600 voti di scarto fra Todde e Truzzu sono ancora tutti da verificare.
 

 

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