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Giorgia Meloni, il bacio in testa di Biden? Un sondaggio smonta i progressisti

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Il bacio di Joe Biden a Giorgia Meloni ha fatto discutere. O meglio, nel campo largo qualcuno lo ha usato come pretesto per attaccare la politica estera del premier. Troppo sottomessa all’America secondo Giuseppe Conte, giusto per fare un esempio. Una linea già debole di per sé, ma che ora viene smentita anche dai numeri. A confermarlo è Livio Gigliuto, vicepresidente dell‘istituto Piepoli, intervistato dal Secolo d’Italia. Il punto forte di Giorgia Meloni, secondo gli Italiani è proprio la politica estera.

“Alla domanda su quale elemento fosse il più gradito del premierato di Giorgia Meloni, spiccava la sua capacità di tessere relazioni internazionali. Una risposta data sia dall’elettorato di centrodestra che di centrosinistra. Anche in maniera inattesa per chi non l’ha votata, è stata gradita la linea della premier in politica estera, la sua linea atlantista, percepita in continuità con l’approccio del governo Draghi” spiega Gigliuto.

 

 

La leadership di Giorgia Meloni appare sempre più decisiva sul fronte europeo. Complice, oltre alle mosse del premier, l’indebolimento degli altri leader dell’Unione. “Sono dati che si riferiscono a un contesto internazionale che vede in questo momento alcune leadership europee in netto calo: quella di Macron, ad esempio, logorata dal fattore tempo e da alcuni problemi pesanti da affrontare, come la protesta dei trattori. Sono in calo anche lo spagnolo Sanchez e il tedesco Scholz. Questo contesto fa sì che attualmente Giorgia Meloni sia vista come punto di riferimento sulla scena internazionale”. 

A fortificare la posizione della guida del centrodestra c’è anche la solidità della sua maggioranza: “La premier ha un grande consenso sia sulla politica interna, con un’ampia maggioranza in Parlamento; sia in politica estera. E i sondaggi la vedono sempre al primo posto nel gradimento dei leader. Pertanto la percezione esterna è che quella della Meloni sia una premiership forte”.

 

 

Sondaggi più che positivi quindi per Meloni che ora attende il risultato delle regionali in Abruzzo. Su questo fronte, dall’istituto Piepoli sono certi che il sistema elettorale avrà un ruolo importante. A differenza della Sardegna non ci sarà il voto disgiunto: “Noi non abbiamo fatto sondaggi nelle ultime settimane. In Abruzzo il fattore voto disgiunto non c’è. E questo è un elemento di valutazione importante”.
 

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