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Maurizio Landini contro il governo: "Manganellate, il problema sono gli ordini"

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"Il problema sono gli ordini e la logica sbagliata che sta usando il governo". Maurizio Landini non perde occasione per attaccare l'esecutivo di Giorgia Meloni e, durante la manifestazione per la pace promossa dalla Cgil a Roma, è tornato sul caso delle manganellate di Pisa. La tesi del segretario del sindacato è che non siano le forze dell'ordine le vere responsabili degli scontri, bensì il governo che avrebbe dato ordine di usare la forza. Una teoria tanto debole quanto fantasiosa. 

Landini ha però rimarcato di essere al fianco di tutti coloro che vogliono scendere in piazza: "Siamo qui anche per difendere il diritto a manifestare. È il modo migliore per rispondere a una logica pericolosa del governo che, anziché misurarsi con le richieste democratiche che vengono dal Paese, pensa di usare la forza. Non è questa la strada". Attenzione chirurgica nel non andare contro la polizia ma a scaricare tutta la colpa sul governo: "E lo dico anche nel rispetto dei lavoratori della polizia, perché il problema non sono loro, il problema sono gli ordini e la logica sbagliata che sta usando il governo. È irresponsabile alimentare il conflitto sociale e lo scontro nel Paese. Il diritto a manifestare lo difendiamo praticandolo".

Il segretario della Cgil ha poi parlato della manifestazione di Roma, chiedendo alla Meloni un impegno per la pace e il cessate il fuoco. "Siamo qui per chiedere il cessate il fuoco, per fermare questo massacro verso inermi palestinesi, per chiedere di liberare tutti gli ostaggi. Siamo qui perché pensiamo che bisogna applicare la direttiva dell'Onu: due popoli due stati, riconoscere il diritto del popolo palestinese e del popolo israeliano. E questo può avvenire solo con la pace". L'obiettivo finale, secondo Landini, è arrivare a "fermare tutte le guerre: in Ucraina, in Siria, in Africa. Non siamo disponibili ad accettare che la guerra sia tornata a essere uno strumento di regolazione dei rapporti tra gli Stati e che si stiano aumentando la spesa militare e le armi".

 

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