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Rosy Bindi contro Speranza: "Fai una cosa utile invece dei discorsi in Parlamento"

Roberto Tortora
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Dopo Sardegna e Abruzzo, si avvicinano anche i giorni delle elezioni regionali in Basilicata, in programma il 21 e 22 aprile. Il centrosinistra pare aver trovato l’accordo sul candidato, che risponde alla figura del presidente Pd della provincia di Matera, Piero Marrese.

In Piemonte, invece, è ancora scontro tra Conte e Schlein, anche se, per votare, ci sarà tempo fino all’8 e 9 giugno, in concomitanza con le elezioni europee. Dov’è, allora, questo campo largo, questa intesta del centrosinistra in opposizione al governo? Se ne discute a Otto e Mezzo, talk di approfondimento politico di La7 condotto da Lilli Gruber. Ed è proprio lei a a fare questa domanda all’ospite illustre, Rosy Bindi, ex-ministro della Sanità delle politiche per la Famiglia, nonché ex-presidente del Pd.

 

 

 

La Bindi coglie l’occasione per bacchettare Roberto Speranza, anche lui ex-ministro della Salute nei governi Conte bis e Draghi: “Se il centrosinistra si concentrasse a trovare una linea alternativa sulle grandi sfide di questo momento e i partiti trovassero un accordo tra di loro facendo lunghe discussioni, trovando mediazioni, e fossero in grado di comunicarle al Paese, poi magari il candidato per la Basilicata lo trovano. Anche perché sono in grado, poi, di dire all'ex-ministro Speranza: ‘Vacci te, sacrificati, fai una cosa utile per la tua terra, per il centrosinistra e per l'Italia. Anziché stare in Parlamento a fare un discorso ogni tanto. Sia chiaro – spiega la Bindi – per me il Parlamento è la cosa più importante del mondo e sono contro il premierato”.

 

 

 

La Gruber glielo chiede: “Ha sbagliato Speranza a rifiutare la candidatura per la Basilicata?”. L’ex-ministro Bindi non ha dubbi: “Certo, Roberto Speranza,ha sbagliato a rifiutare. Ci sarebbe stata l'unità di tutto il centrosinistra, e probabilmente avrebbe vinto le elezioni. Faceva vincere una regione al centrosinistra e metteva a posto la sanità di quella regione. Siccome i giovani non sono abituati a fare questi sacrifici, però, siamo di fronte a questa situazione, ma sarà sempre così, finché non fanno un progetto e un programma in comune, poi si trovano i candidati, su queste cose bisogna discutere”.


Guarda qui il video di Otto e mezzo

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