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Basilicata, Conte e Schlein si arrendono? Obiettivo "perdere con onore"

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Dopo ore e ore di trattative, veti vari e tira e molla, Pd e M5s hanno trovato l'accordo - almeno per il momento - sul nome del loro candidato in Basilicata. Si tratta del dem Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera che rimpiazza l'oculista Domenico Lacerenza, che si è ritirato dalla corsa sabato pomeriggio, 16 marzo.

L'intesa è arrivata ieri domenica 17 marzo. "Accordo chiuso tra Pd, M5s, Avs, socialisti. Candidato Marrese". Un paio di ore e i pentastellati di Giuseppe Conte frenano: "Non abbiamo scelto nessun nome". Conte infatti non vuole che Azione entri nella squadra e pretende quindi l'esclusione di Carlo Calenda.

 

 

In serata arriva però l’ufficialità con il sostegno di +Europa: "Almeno perdiamo con onore e ci assicuriamo il secondo posto", si sfoga con Il Giornale un big del Pd lucano. "La candidatura di Marrese è teleguidata da Schlein e Conte, con l’obiettivo di salvare la faccia e mantenere un simulacro di campo largo almeno in Basilicata. I dem locali temono sempre il civico Angelo Chiorazzo, vicino all’ex ministro Roberto Speranza", che ha annunciato che resta in campo da solo. Al momento. Perché in realta il Pd è già in "pressing" "per farlo convergere su Marrese".

 

 

E infine c'è il terzo Polo ItaliaViva-Azione. Prima l'annuncio di Matteo Renzi di sostegno al governatore uscente di centrodestra Vito Bardi, poi a seguire, l’annuncio identico di Calenda.

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