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Decaro, la frase sfuggita al sindaco Pd: "Come Gomorra", l'insulto peggiore

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Ha perso il controllo, Antonio Decaro. Il sindaco Pd di Bari, dopo aver accusato il governo di aver "dichiarato guerra" alla città dopo che il Viminale ha dato il via libera a una commissione di accesso che dovrà valutare se ci siano o meno gli estremi per sciogliere il Comune per infiltrazione mafiosa, a tre mesi dalle prossime elezioni amministrative, ha pensato bene di accostare il centrodestra alla fiction Gomorra, in una scelta "d'immagine" che non può essere casuale.

"Se ci sono anche solo sospetti di infiltrazione della criminalità nel Comune di Bari, rinuncio alla scorta", ha annunciato il sindaco nonché presidente di Anci oggi in una conferenza stampa ad alto tasso emotivo, con tanto di lacrime. 

 

 

 

La decisione del ministro degli Interni Matteo Piantedosi è arrivata dopo l'inchiesta dell'antimafia barese che ha ipotizzato un'influenza del clan Parisi-Palermiti sulla tornata elettorale del 2019, e che aveva portato a 130 arresti, tra cui una consigliera comunale e al commissariamento di un'azienda municipalizzata controllata dal Comune. Tuttavia, il procuratore capo Roberto Rossi aveva spiegato che si trattava di un caso isolato. 

Il sindaco di Bari, un pezzo grosso del Pd, ha dichiarato da parte sua di aver incontrato esponenti del clan Parisi solo nelle aule di giustizia, dopo essersi costituito contro di loro: "A Bari la mafia c'è, ci sono 14 clan, e va combattuta guardandola in faccia". Decaro si è poi scagliato contro i partiti di centrodestra: "Come Savastano in Gomorra, alcuni di loro hanno scritto 'andiamoci a riprendere la città'. Ma la città è dei baresi. C'è gente - ha aggiunto - che vuole affossare Bari perché è cresciuta, sono aumentati i turisti e il lavoro". 

 

 

 

Per Piantedosi l'iniziativa si è resa "necessaria" e l'accesso ispettivo "consentirà la verifica dei fatti e sarà anche una opportunità per gli amministratori di contribuire a questa verifica. Questo accesso ispettivo - ha detto - non necessariamente è pregiudizialmente finalizzato a uno scioglimento". 

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