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Daniele Capezzone su Antonio Decaro: "Sceneggiata alla Mario Merola"

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Eccoci ad "Occhio al Caffè", la rassegna stampa scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. "Dopo il Senato, la Camera. Alla vigilia del vertice Ue, Giorgia Meloni è andata a fare le sue comunicazioni. Ed è alla Camera che trova ogni volta i due leader avversari, Giuseppe Conte ed Elly Schlein. I due sparano contro Meloni, ma si sparano anche tra loro: c'è una gara a chi è più muscolare e muscoloso", rimarca Capezzone. 

Ma non è tutto. Infatti "c'è anche l'organizzazione delle claque, la cosa fa un po' ridere ma la prende sul serio Francesca Schianchi sulla Stampa. E se la prende sul serio lei, chi siamo noi per ironizzare: l'analisi è sull'organizzazione, come dire, estetica e di gruppo attorno a Conte e Schlein".

"Ma, attenzione, i fatti più significativi della giornata sono nel triangolo Bari-Torino-Pioltello", sottolinea Capezzone. Si parla della vicenda che riguarda Antonio Decaro, con la sinistra che vuol far credere che di fatto sia già stato stabilito lo scioglimento del comune per mafia. E soprattutto, si parla della "sceneggiata alla Mario Merola" di Decaro. "E non facciamoci domande sul pubblico che aveva alle sue spalle"...

Poi c'è Torino, con la decisione del Senato accademico contro Israele in seguito all'assedio dei collettivi di sinistra. Infine il caso di Pioltello: il ministero dell'Istruzione ha stabilito che una scuola non può chiudere per Ramandan. "Questo il quadro". Buona rassegna a tutti.

 

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