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Giorgia Meloni colpo su colpo: "Accuse a Piantedosi? Vergognose. Putin? Non fa paura"

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Una Giorgia Meloni a tutto campo, quella che risponde ai giornalisti a margine della cerimonia per la firma dell'accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la regione Molise, cerimonia che si è tenuta al teatro Savoia a Campobasso. Si parte da uno dei temi di più stringente attualità, con buona pace della sinistra e della stampa progressista che cerca di nascondere il caso: la vicenda che riguarda Antonio Decaro, il sindaco di Bari, e le recenti parole di Michele Emiliano.

In primis, Meloni difende Matteo Piantedosi, il ministro dell'Interno finito nel mirino per le verifiche su eventuali infiltrazioni mafiose nel comune di Bari. "Penso che le accuse rivolte al ministro Piantedosi siano francamente vergognose. Penso che il ministro Piantedosi abbia agito correttamente", ha tagliato corto il premier. E ancora: "L'accesso ispettivo che è stato disposto" per il Comune di Bari "dal ministero dell'Interno non è pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento - ha ricordato -. È una verifica che va fatta ed e' esattamente la stessa misura che sarebbe stata utilizzata nei confronti di qualsiasi altro Comune. Quindi le accuse di utilizzare politicamente questi strumenti le rinvio al mittente. Noi non abbiamo fatto alcuna forzatura. Avremmo fatto una forzatura se non avessimo disposto un accesso ispettivo che sarebbe stato disposto, nella stessa condizione, per qualsiasi altro Comune italiano", ha rimarcato Meloni.

Si passa poi allo scacchiere internazionale, alla strage a Mosca e alle accuse di Vladimir Putin contro l'Ucraina. "Se avessimo dovuto spaventarci per le dichiarazioni di Putin ci saremmo già spaventati da un pezzo", risponde il presidente del Consiglio. E ancora, riferendosi al ruolo di Italia e Ue nel conflitto in Ucraina, aggiunge: "Penso che il clima non sia cambiato rispetto a quello che è accaduto fino ad oggi. Noi dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro che è la capacità di deterrenza che l'Europa, l'occidente, sono stati in grado di mettere in piedi. Sono in realtà la garanzia migliore del fatto che non ci sia una escalation. Se avessimo dovuto spaventarci per le dichiarazioni di Putin ci saremmo già spaventati da tempo".

Infine, il nodo-candidature: Meloni sarà in campo da capolista alle Europee 2024 oppure no? "Quando scioglierò il nodo sulle europee sarete i primi a saperlo. Ho detto che deciderà alla fine", ha concluso ribadendo, in buona sostanza, quanto detto dalla sorella, Arianna Meloni, alla vigilia, al congresso capitolino di Fratelli d'Italia.

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