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Conte e Schlein, in Puglia è il giorno dello sciacallo

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È arrivato il giorno dello sciacallo, Giuseppe Conte ha sentito l’odore del cadavere e ha mollato il Pd di Elly Schlein. La storiaccia di Bari, i voti comprati, l’anima venduta, lo sfascio di un partito che non si accorge del nauseabondo commercio del consenso, hanno dato al leader dei Cinque Stelle la scusa per aprire il sarcofago, saltare fuori come Dracula, succhiare il sangue al Pd e abbandonarlo al suo destino di non-morto.

Conte è un maestro nella zombificazione degli alleati, un compagno di strada con lui può star certo di ricevere il suo bacio della morte, non una sola goccia di linfa vitale resterà.

 

 

È la storia dell’avvocato del popolo a parlare, la sinistra non si è sciolta a Bari, ma il giorno in cui ha deciso di andare a spasso con il vampiro: Conte arrivò nel partito fondato da Grillo come un signor Nessuno, un personaggio venuto dall’oscurità curiale di Roma, un tipo da peloso baciamano, un inchino da studio legale, un bisbiglio da confessionale, un felpato simulatore di qualsiasi opinione senza carattere, il campione del trasformismo.

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