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Bari, si ritira anche Colaianni: Pd-M5s, ormai siamo alla farsa

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A forza di rifiuti, ritiri, scandali e due di picche, il Pd a Bari ha finito i candidati. Alla fine, Nicola Colaianni ha deciso di non correre con i dem alle amministrative di Bari dell'8 e 9 giugno e dunque il partito di Elly Schlein sarà costretto a tornare sulla candidatura di Vito Leccese. Un'altra bella figuraccia politica per un centrosinistra allo sbando in Puglia.

Dopo le indagini, le arresti e le dimissioni che hanno scosso prima il Comune di Bari (retto dal sindaco dem Antonio Decaro) e poi la Regione Puglia guidata dal governatore Michele Emiliano, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha prima deciso di annullare le primarie del centrosinistra per Bari (confermando la candidatura del grillino Francesco Laforgia), e poi ha direttamente ritirato gli assessori M5s dalla giunta Emiliano. 

 

 

 

Per questo, il Pd ha iniziato a pensare a un nuovo candidato al posto di Vito Leccese per poter ricucire i rapporti con l'alleato, superando il dualismo con Laforgia. Il nome emerso era quello di Colaianni, appunto. Conte sul tema ha prima confermato Laforgia e poi ha glissato ("Lasciamo lavorare le forze locali"). Una mancanza di entusiasmo che ha convinto l'ex magistrato a ritirare la propria disponibilità alla candidatura.

 

 

 

"Ho accolto - spiega Colaianni - con spirito di servizio la proposta di candidarmi unitariamente per il centrosinistra per evitarne la divisione da più parti temuta. Ho garantito ai due candidati, e alle forze che li sostengono, pari dignità, controllo sulla pulizia delle liste, trasparenza e, naturalmente, legalità. Ho riscontrato, tuttavia, che, pur nella sostanziale convergenza ideale e programmatica, permangono rigidità che non rendono possibile una composizione". 

 

 

 

Questa mattina c'è stata una riunione dei dirigenti locali e nazionali del Pd che ribadiscono il sostegno a Vito Leccese come candidato a sindaco di Bari, che può contare sul suo consenso personale e su quello di alcune liste locali che lo appoggiano. Se le cose resteranno così, dunque, il centrosinistra si presenterà diviso alle elezioni comunali dell'8 e 9 giugno. Angelo Bonelli (Avs) ha pubblicamente ribadito il suo sostegno a Leccese. Più difficile sarà per Sinistra italiana che, insieme a Vendola, ha sempre sostenuto Laforgia. 

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