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Gennarone e gli insulti alla Meloni: "Mi scuso, perché ho detto quelle parole"

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Parole gravissime quelle pronunciate da Gennarone, il rapper foggiano che si è esibito sul palco del Concertone di Foggia. Durante il suo monologo ha accusato la premier Giorgia Meloni di aver riportato lo "spettro del fascismo" nel nostro Paese. In molti si sono indignati, sia all'interno di Fratelli d'Italia che fra gli organizzatori dell'evento. 

Gennarone è stato quindi costretto a scusarsi, anche in seguito alle accuse di sessismo che lo hanno raggiunto: "Chiedo pubblicamente scusa e mi sento di dissociare chiunque altro, sia l'amministrazione che l'organizzazione da quanto è accaduto ieri. Chiedo scusa innanzitutto alle donne per aver usato un termine 'sessista', anche se in un contesto in cui il femminismo non c'entrava nulla. Chi mi conosce sa quanto rispetto nutro verso ogni essere verso ogni essere vivente". 

Il rapper ha insistito sul fatto che il suo obiettivo fosse, in soldoni, passare come l'ennesimo paladino dell'antifascismo: "La mia era un' esortazione all'antifascismo e voleva essere più una provocazione che un insulto alla presidentessa del consiglio che tra l'altro non conosco personalmente. Non volevo offendere assolutamente le donne. Trovo inoltro un paradosso che certa gente si mobilita per certe cose a caccia di un riscontro politico in una città divorata dalla mafia."

 

 

 

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