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Tagadà, Rosy Bindi sul caso Toti: "Liguria come la Calabria"

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"Quando ero presidente della Commissione antimafia definii la Liguria una regione come la Calabria": Rosy Bindi lo ha detto in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7, commentando il caso del governatore Giovanni Toti, arrestato con l'accusa di corruzione.

Sull'inchiesta, che ha coinvolto ben dieci persone, ci sarebbe anche l'ombra della mafia. A tal proposito, la Bindi ha detto: "Ci sono insediamenti della ‘Ndrangheta in Liguria che si possono paragonare ad alcuni insediamenti della Calabria. Ormai le mafie sono ovunque e soprattutto nelle regioni in cui c'è denaro, attività economica".

"Le mafie - ha proseguito l'ex ministra - seguono i soldi, e allora niente di strano che ci sia una comunità che ha chiesto in cambio qualcosa per i voti. Bisogna vedere se c'è un rapporto causa-effetto. Ma anche se non ci fosse qualcosa di sanzionabile sul piano giudiziario, è comunque un comportamento che non fa della politica quella cosa nobile che dovrebbe essere".

Qui l'intervento di Rosy Bindi a Tagadà

 

 

 

Intanto, l'ennesimo attacco a Toti giunge dal Movimento 5 Stelle: "Oggi si svolgerà una riunione di maggioranza e dalle diverse dichiarazioni dei partiti di centrodestra in Liguria, risulta palese l'intenzione di non presentare le dimissioni e di continuare la legislatura come se niente fosse accaduto. Come M5s ribadiamo con ancora più forza la necessità di sciogliere la Giunta e il Consiglio regionale. Non è possibile fare finta di nulla e andare avanti. Sarebbe uno sfregio alla democrazia, alle istituzioni e soprattutto ai cittadini che ancora credono nella politica. È assolutamente necessario voltare pagina e affrontare la questione in modo serio", ha detto il capogruppo ligure dei 5 Stelle Fabio Tosi.

 

 

 

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