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Silvia Sardone aggredita dagli studenti pro-Palestina a Torino: "Mer***, razzista"

Andrea Muzzolon
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Aggredita dai soliti violenti dei centri sociali e dai collettivi studenteschi. Silvia Sardone, eurodeputata della Lega e candidata capolista del Carroccio nel nord-ovest, stava effettuando un video davanti all'Università di Torino per denunciare l'occupazione dei pro Palestina. A un certo punto però un gruppo di occupanti si è avvicinato a lei con fare minaccioso e ha cominciato a intimidirla. Prima l'hanno insultata, poi una ragazza le si è avvicinata e l'ha spintonata. La leghista ha continuato a riprendere tutto, documentando l'aggressione fisica e verbale subita.

"Omofoba", "razzista", "mer*a" sono solo alcuni degli epiteti che i ragazzi hanno affibbiato alla Sardone. Nonostante lei cercasse il dialogo, loro hanno continuato a prevaricarla, cercando di allontanarla a suon di insulti. Anche la persona che la stava accompagnando è stata presa di mira: alcuni giovani l'hanno minacciato e gli hanno urlato di togliere la maglietta con sopra il simbolo della Lega. Gli insulti sono continuati per diversi minuti, finché l'eurodeputata non è stata costretta ad allontanarsi. 

 

 

In un lungo post di sfogo affidato ai social, Silvia Sardone ha commentato l'accaduto: "Trovo francamente indecente che questi luoghi dove gli studenti dovrebbero studiare, diventino peggio di centri sociali dove si fa vergognosa propaganda filo Hamas e si minaccia chiunque abbia opinioni non allineate alla sinistra radicale. La sinistra istituzionale cosa dirà? Nulla come al solito? D’altronde proprio qui a Torino vuole regolarizzare i violenti del centro sociale Askatasuna.  Altro che islamofobia e razzismo, qui ci troviamo di fronte a “giovani” che sputano sopra alla democrazia in maniera scandalosa!"

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