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Europee, flop di Avs e centristi? Botto-FdI: quanti seggi può prendere

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L'eventuale sconfitta dei partiti minori alle europee dell'8 e 9 giugno potrebbe avvantaggiare di molto i partiti italiani maggiori, come Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Dunque, come spiega Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend, se partiti come Alleanza Verdi e Sinistra, Stati Uniti d’Europa e Azione non dovessero superare lo sbarramento del 4%, allora a beneficiarne sarebbero le forze politiche più grandi, prima fra tutte quella della premier.

FdI, per esempio, passerebbe da 21 a 27 seggi (6 in più, ripartiti tra le varie circoscrizioni). Mentre il Pd di Elly Schlein ne guadagnerebbe circa 3. Bottino minore, invece, per Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega. Per Pregliasco, comunque, la sfida tra i non grandi è tutta da vedere: "C’è una partita aperta su tre fronti. Vicino al 4 per cento potrebbe succedere di tutto. Potrebbero farcela la sinistra, Azione e gli Stati Uniti d’Europa, come potrebbe non centrare l’obiettivo nessuno fra i contendenti". 

 

 

 

In ogni caso, per YouTrend se si votasse oggi i partiti di destra avrebbero più seggi rispetto a quelli di sinistra. Dunque, se il Ppe resterà stabile, guadagnando al massimo un seggio in più, crescerebbero di molto invece sia Ecr (+24 eurodeputati) sia Identità e Democrazia (+11 seggi). Per i Verdi, al contrario, è previsto un calo: meno 26 seggi. E lo stesso potrebbe succedere a Renew (-22 seggi). Dovrebbero reggere meglio i socialisti, la cui perdita sarebbe stimata in solo 14 seggi.

 

 

 

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