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Capezzone, Magi come Verdone: "Tenta di buttarsi sotto l'auto in cerca di un risarcimento"

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"Meno due alla fine di questa campagna elettorale, non se ne può più". Daniele Capezzone apre con un mezzo sorriso la sua rubrica "Occhio al caffè", rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi. Ieri giornata in trasferta in Albania per Giorgia Meloni.

"Senonché in questa vicenda si è inserita una comparsa, Ricardo Magi". Il suo blitz, ironizza il direttore editoriale di Libero, "è stato il remake del film di Carlo Verdone degli anni Ottanta, Troppo forte. In cerca di guadagno, tenta di buttarsi sotto l'automobile di un ricco produttore americano immaginando di ricavarne un grande risarcimento. Finirà con il poveretto con una milza estratta e la scoperta che il suo avvocato era un pazzo imbroglione".

L'esponente di +Europa "ha tentato di buttarsi sotto la macchina della Meloni, peraltro sbagliando auto. Ognuno di voi, anche un bambino, sa che cosa succede se uno un po' esagitato, si butta sotto la macchina di un primo ministro. E' intervenuta la sicurezza e Maggi ha dato di matto, con la Meloni che è scesa pietosamente e ne è nato un battibecco. Sui giornali di oggi c'è il martirio di Magi, che ieri ha esposto la sua camicia come una sindone". Corriere, Domani, Stampa, Fatto e Repubblica "valorizzano" la notizia.

In serata, Meloni è stata ospite di Enrico Mentana al TgLa7 per una intervista molto brillante. Assai presente sui giornali Matteo Salvini, con la Schlein che sembra avanzare molto e si riflette in una segretaria Pd "più sorridente e un Giuseppe Conte più arcigno, più grifagno".

Su Libero trovate una notizia ignorata praticamente da tutti gli altri giornali: sulla facciata del Duomo è stata affissa una bandiera palestinese. Il gesto è di un candidato di AVS, Apuzzo, personaggio stravagante. Ma è solo folklore? Ieri non c'è stato un esponente della comunità religiosa o del centrosinistra a parlare, gli unici a capire la portata simbolica della questione è stata la comunità ebraica milanese. "Quando gli scenari della Fallaci e di Houellebecq si realizzeranno sotto i nostri occhi, noi saremo li completamente narcotizzati a dire che tutto è normale".

 

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