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Romano Prodi suona la sveglia al Pd: "Per un'alternativa ci vuole un programma feroce"

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Che il governo arrivi alla scadenza "dipende se litigano o meno. La Lega è stata mezza salvata da un generale inquieto per usare un termine educato. Il rapporto fra lega e Fdi è diventato dispari in un modo enorme. E poi alla fine della legislatura si arriva certamente se non c’è una alternativa, per quello è cosi importante la creazione di una alternativa. La mancanza di alternativa porta alla vita eterna il governo e la vita eterna non è di questo mondo", sostiene l’ex premier Romano 
Prodi
a Repubblica delle Idee.

"Di consigli al Pd ne ho dati anche troppi. Eravamo molto più pessimisti. Ma devo dire che è andata bene. È rinata la speranza di una costruzione politica. Il problema è il programma di governo. Non si può solo denunciare. Ci vuole un programma e una ferocia nella serietà del pagamento delle risorse", prosegue il Professore, che sulla necessità di ricorrere a un federatore afferma: "Bisogna vedere e prima di tutto capire se qualcuno si fa avanti perché anche per proporsi leader ci vuole coraggio. Poi, che sia fuori o dentro dipende dalle circostanze; comunque queste elezioni hanno dato messaggio positivo che si può ricominciare".

"Io credo che c’è stanchezza nei confronti di questo governo. C’è una sofferenza del Paese. Non c’è più l’attesa. È il momento che una opposizione costruttiva riproponga come rifare il Paese", conclude.

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