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Ilaria Salis, la prima condanna dal Pd: "Occupazioni? Scelta sbagliata"

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"Le occupazioni sono una scelta sbagliata, ne ero convinto prima e ne sono convinto adesso”: Pierfrancesco Majorino, responsabile Pd per il Diritto alla casa, rompe il muro di silenzio a sinistra sulla questione Ilaria Salis, che nei giorni scorsi ha definito "logorante" vivere in una casa occupata. Si tratterebbe anzi di un "baluardo della resistenza". E soprattutto, a suo dire, "chi entra in un alloggio occupato prende senza togliere a nessuno".

In difesa della neo eletta al Parlamento europeo si è subito schierato il leader di SI Nicola Fratoianni, che ha dichiarato: "In Lombardia ci sono 19mila case dell’Aler sfitte. E anche io combatto l’idea che ci siano un milione di italiani che non possono pagare l’affitto". Diversa l'opinione dell'ex assessore alle Politiche sociali di Milano nonché attuale presidente del gruppo del Pd in regione Lombardia. “Con le sue dichiarazioni Salis è rimasta coerente alla sua storia e oggi è oggetto di una campagna oscena degli Orbán di casa nostra - ha detto Majorino al Foglio - ma è un messaggio sbagliato nella sostanza. Ho gioito per la sua elezione ma non cambio idea: la valutazione va fatta caso per caso, ma sono contrario a occupazioni abusive”

 

 

 

Sul problema specifico delle case vuote, ha poi aggiunto: "Le occupazioni affrontano in modo sbagliato un problema che esiste ed è enorme, quello delle case vuote. Se si risolvesse questo problema non ci sarebbero tutte queste occupazioni: non ci sarebbero case occupabili e ci sarebbero meno persone senza casa”. Su uno degli interventi della sinistra in tema edilizio, il Superbonus, l'ex assessore invece ha detto: "Doveva essere utilizzato con più attenzione alla questione sociale, ma anche il Pnrr, che è stato un piano illuminato, poteva essere più coraggioso sulla casa. In entrambi i casi l’edilizia residenziale pubblica non è stata messa al centro, perdendo un’occasione per fare importanti investimenti”. E infine: "La necessità è frenare il consumo di suolo. Recupero, riqualificazione e rigenerazione possono essere una risposta utile. Da qui dobbiamo ripartire per migliorare la condizione abitativa e dare risposte concrete, non dalle occupazioni”.

 

 

 

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