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Arianna Meloni, la premier: "Mosse squallide e disperate, schema già visto"

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"Se fosse vero che ora sono passati alla macchina del fango e alla costruzione a tavolino di teoremi per sperare in qualche inchiesta fantasiosa contro le persone a me più vicine, a partire da mia sorella Arianna, sarebbe gravissimo": Giorgia Meloni lo ha detto all'Ansa. Poi ha aggiunto: "Ma in fondo sarebbe anche un buon segno, perché queste mosse squallide e disperate da parte della peggiore politica significherebbero solo che stiamo smontando il sistema di interessi che tiene in ostaggio l'Italia da troppi anni. Quindi, avanti a testa alta, con ancora maggiore determinazione". 

La premier ha spiegato anche che uno schema simile lo si sarebbe già visto in passato: "Purtroppo reputo molto verosimile quanto scritto oggi da Alessandro Sallusti su il Giornale. D'altronde è uno schema visto e rivisto soprattutto contro Silvio Berlusconi: un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica. Hanno setacciato la vita mia e di ogni persona a me vicina senza trovare nulla per attaccarci". 

La denuncia è arrivata oggi da Alessandro Sallusti, che sul Giornale ha scritto come l'eccessiva attenzione mediatica delle ultime settimane nei confronti di Arianna Meloni possa essere dovuta a una possibile e imminente inchiesta per il fumoso reato di "traffico di influenze illecite". La sorella della presidente del Consiglio, insomma, sarebbe finita nel mirino della magistratura. 

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