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Alessandro Giuli nuovo ministro della Cultura: subito il giuramento

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Crolla la diga, Gennaro Sangiuliano si arrende: le dimissioni arrivano poco dopo le 17 con una lettera consegnata a Giorgia Meloni. Impossibile continuare la resistenza al caso che lo vede coinvolto con Maria Rosaria Boccia, la consigliera "sfumata", nonché - secondo quanto detto dal ministro al Tg1 - sua amante.

"Caro presidente, cara Giorgia, dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura. Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto la prima richiesta di dimissioni, e per l'affetto che ancora una volta mi hai testimoniato", esordisce Sangiuliano nella lettera, una missiva carica di contenuto e nella quale, in una certa misura, il ministro lascia intendere che contro di lui si sia messo qualcuno.

 

 

 

E dopo le dimissioni, in tempi rapidissimi, ecco la nomina del nuovo ministro della Cultura: il successore di Gennaro Sangiuliano sarà Alessandro Giuli. La conferma è arrivata pochissimi minuti dopo la lettera di dimissioni: a Palazzo Chigi, insomma, avevano le idee chiarissime e non hanno perso tempo. Si apprende che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale il premier, Giorgia Meloni. Dunque il capo dello Stato ha firmato il decreto con il quale, su proposta del premier, vengono accettate le dimissioni di Sangiuliano. Con lo stesso decreto, sempre su proposta del premier, Giuli è stato nominato come nuovo ministro della Cultura. Il giuramento di Alessandro Giuli ha giurato oggi, venerdì 6 settembre, di fronte al presidente della Repubblica intorno alle 19 e 10.

 

 

 

Alessandro Giuli, classe 1975, fu nominato proprio da Sangiuliano il 23 novembre 2022 presidente della Fondazione MAXXI, incarico che ora lascerà. Giornalista e personaggio televisivo, ha a lungo collaborato con Libero. La carriera giornalistica iniziò al Foglio, dove venne nominato vicedirettore nel 2008 e dunque condirettore fino al 2017. Poi la direzione di Tempi e le collaborazioni con Linkiesta e Il Tempo. In televisione ha condotto con Francesca Fagnani, nel 2020, Seconda Linea su Rai 2, programma chiuso dopo due puntate. Sposato con la collega Valeria Falcioni, ha due figli.

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