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Marco Bucci, usano anche il cancro per fermare il candidato del centrodestra

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Cosa ci si deve aspettare da un politico cresciuto nel partito del “Vaffa” e che lo ha lasciato solo proprio e quando questo si è normalizzato, non riconoscendovisi più? Che dalla bocca continuino a uscirgli volgarità e bassezze che appartengono al medesimo registro dell’antico grido di battaglia. È quanto successo ieri all’ex senatore grillino Nicola Morra, attuale candidato presidente della Regione Liguria per la lista “Uniti per la Costituzione”. Questa formazione è un coacervo di transfughi pentastellati che si autodefiniscono «rossobruni». I signori fingono di criticare Grillo perché ha sostenuto il governo Draghi ma farebbero carte false per un suo appoggio alle elezioni in quel di Genova e sognano per il futuro che Alessandro Di Battista conceda loro di baciargli la pantofola. Nel frattempo, scimmiottano entrambi con risultati disastrosi.

Ieri appunto, Morra, professore di filosofia che al linguaggio di Platone e Kierkegaard predilige quello delle curve da stadio, si è guadagnato il premio per la frase di giornata più infame espressa dal teatrino della politica. Intervistato dal Foglio, il candidato ha in sostanza dato del morto che cammina al suo rivale per la presidenza ligure Marco Bucci, candidato del centrodestra. «Come dissi per la povera Jole Santelli in Calabria, motivo per cui venni travolto dalle ingiurie, gli elettori liguri devono essere consapevoli che stanno votando una persona malata che potrebbe non terminare il mandato» ha diagnosticato l’ex presidente della Commissione Antimafia (...)

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