Niente taglio tasse, si farà col federalismo
Berlusconi dalle pagine del nuovo Vespa book
Si può parlare di taglio delle tasse in un momento in cui tutta l'Europa apre il portafoglio e s'indebita per 750 miliardi di euro? Evidentemente sì. Il tema sarà infatti trattato nelle pagine del nuovo libro di Bruno Vespa, in cui anche il premier Silvio Berlusconi ha detto la sua con un'intervista a tutto tondo. Ovviamente, i temi dei conti pubblici, della situazione Europea e del federalismo fiscale sono quelli salienti. “La crisi non consente un taglio delle tasse in nessun Paese d'Europa – sottolinea il premier Berlusconi –, tuttavia questo si realizzerà in Italia tramite un dividendo del federalismo fiscale: mettendo a posto i conti pubblici, poi si potrà pensare ad abbassare la pressione fiscale”. Un taglio delle tasse, quindi “sarà il dividendo del federalismo fiscale”, con i 29 articoli di legge della riforma del federalismo fiscale che conterrebbero la ricetta di lunga vita degli equilibri economici dell'Italia, anche se, ovviamente, dopo le discussioni parlamentari e in commissione bisognerà attendere i decreti di attuazione della riforma, certamente non facili da varare. L'Europa, intanto, non se la passa bene. Per quanto con il suo abituale ottimismo, è lo stesso Berlusconi a snocciolare numeri che fanno capire quale sia la situazione. “Per salvare l'Europa, tutti i Paesi dell'Unione sono obbligati a collocare 250 miliardi l'anno di titoli del debito pubblico. Se si tolgono i sabati e le domeniche, significa convincere gli investitori di tutto il mondo a investire ogni giorno un miliardo di euro sui titoli del nostro Tesoro. Oggi questi titoli sono riconosciuti tra i migliori in Europa, tra i più affidabili e sicuri, secondi soltanto a quelli della Germania. Questo è il vero miracolo economico che abbiamo compiuto”. Un miliardo al giorno per tre anni. Se con questo maxi debito l'Europa ha ritrovato compattezza e fiducia, i numeri fanno presagire che senza nuove regole nei prossimi mesi a far festa saranno però ancora gli speculatori.