Giorgia Meloni, missione in Asia: ecco la posta in gioco

Energia, migranti, commercio: quali sono gli obiettivi del premier. Il fronte progressista rischia un nuovo ko tecnico
mercoledì 28 maggio 2025
Giorgia Meloni, missione in Asia: ecco la posta in gioco
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L'Africa, Bruxelles, Washington. E ora Samarcanda: la premier Giorgia Meloni conferma il suo grande attivismo nella politica estera con l'obiettivo di confermare e anzi rafforzare il ruolo dell'Italia nello scacchiere diplomatico internazionale. E tanti saluti a chi a sinistra continua ad accusare Palazzo Chigi di aver "isolato" il Paese.

Questa sera il presidente del Consiglio atterra in Uzbekistan e poi si trasferirà ad Astana, capitale del Kazakistan, dove resterà per due giorni nell'ottica di una cooperazione politica, economica, culturale e scientifica con i Paesi dell'Asia Centrale. Si tratta della sua prima visita in Asia Centrale, a conferma - sottolineano fonti italiane - dell'attenzione crescente dell'Italia per una regione strategica, ponte naturale tra Europa e Asia e anello di congiunzione tra Occidente e Oriente.

Domani mattina Meloni incontrerà in un bilaterale il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev. Al termine dei colloqui è prevista la firma di una serie di accordi commerciali. Il focus è su settori prioritari quali energia, industria, ambiente e risorse idriche, sicurezza e difesa, governo dei flussi migratori, materie prime critiche, agricoltura sostenibile, supporto alle Pmi, connettività e infrastrutture di trasporto, nonché istruzione superiore, cultura, ricerca e innovazione.

Venerdì in Kazakistan è invece in programma il primo vertice con i cinque leader della Regione: vedrà ancora Mirziyoyev, il kazako Kassym-Jomart Tokayev, il kirghiso Sadyr Japarov, il tagiko Emomali Rahmon e il turkmeno Serdar Berdimuhammedov. L'Italia, dopo Russia e Cina, è il terzo partner commerciale dei Paesi dell'Asia centrale ed è stata la prima nazione dell'Unione europea a lanciare nel 2019 il formato di consultazioni "1+5" con i cinque Stati della regione. Si tratta, quindi, della prima riunione a livello di capi di Stato e di governo nell'ambito di questo formato. Il nostro Paese - sottolineano sempre fonti italiane - intrattiene da sempre rapporti bilaterali positivi con tutti e cinque gli Stati dell'area centroasiatica.