Non c'è nulla da fare: è più forte di lui. Massimo Giannini rosica da morire di fronte alle immagini del bilaterale a Palazzo Chigi tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. Cade così l'ennesimo frame propagandistico della sinistra: quello secondo il quale la leader di Fratelli d'Italia sarebbe isolata sul piano internazionale. Scenario però smentito dalla realtà. Il premier intrattiene rapporti con gli storici alleati del nostro Paese. Anche con quelli più rocciosi, come il presidente francese.
Massimo Giannini è stato ospite a L'aria che tira, il talk show politico di La7 condotto da David Parenzo. E ha approfittato della vetrina televisiva per lanciare il solito attacco al governo. "La politica c'ha abituato a tutto e al suo contrario, ma Matteo Salvini è quel signore che due anni fa diceva, di fronte ad analoghi microfoni, che Macron è un criminale. Il vertice tra Macron e Meloni è l'incontro di due debolezze, magari ci risparmieranno almeno per qualche settimana le scenette a cui abbiamo già assistito".
"Grazie Meloni": Macron fa rosicare la sinistra
"Grazie presidente del Consiglio Giorgia Meloni, abbiamo avuto un ottimo incontro che ci ha permesso di approfondir...Che Macron fosse debole in patria, non lo scopriamo di certo oggi. La sua popolarità tra i francesi è ai minimi storici. Meloni, però, gode di un favore popolare elevato, come dimostrano tutti i sondaggi che danno il suo partito ben al di sopra del 30%.