"Si è detto che mi autoproclamo leader di una nazione che conta, ma io sono la leader di una nazione che conta, non perché io conto, ma perché sono presidente del Consiglio di una nazione che si chiama Italia. Il potere dei Paesi non cambia in base al loro governo, solo che io sono consapevole di quella forza e se qualcuno prima di me non ne è stato consapevole ne abbiamo pagato il prezzo". Così Giorgia Meloni nel corso delle repliche nell'Aula della Camera in seguito alla discussione generale sulle comunicazioni rese dal premier in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Qui abbiamo parlato di valori, di democrazia, di tante cose che ci stanno a cuore e su cui siamo tutti d'accordo - ha proseguito la leader di Fratelli d'Italia -. Allora mi piace molto una frase di Margaret Thatcher che diceva 'non dimentichiamoci mai che il nostro stile di vita, i nostri valori e tutto quello che noi speriamo di raggiungere non sarà assicurato da quanto siano giuste le nostre cause, sarà assicurato da quanto è forte la nostra difesa'".
Giorgia Meloni, "non lasceremo mai un'Italia debole": colpo su colpo in aula
"Il Consiglio europeo del 26 giugno arriverà al termine di una serie di importanti impegni internazionali e ...Subito dopo ha replicato alle dichiarazioni del grillino Ricciardi, che le rimproverava di non aver mai citato Trump e Netanyahu: "Non ho alcuna difficoltà a riferirmi a Trump o Netanyahu. Mi ha stupito la polemica su chi ho nominato o no nell'intervento. Quando scrivo una relazione non penso a chi devo citare ma alle risposte che devo dare e cerco di concentrarmi su quelle. Non ci sono seconde ragioni per cui citare uno e non l'altro".
"Ho chiarito che l'Italia non è impegnata militarmente, non ha partecipato in alcun modo, e non partecipa alle azioni in corso - ha aggiunto Meloni -. Non è stato chiesto l'uso delle basi statunitensi in Italia e chiaramente potranno essere utilizzate solo con una autorizzazione del governo italiano. Personalmente io credo che sia abbastanza velleitario speculare su scenari che al momento non si sono verificati soprattutto in un contesto di rapida evoluzione. Penso che queste decisioni si prendano valutando il contesto, valutando i pro e i contro, valutando le ragioni. Posso garantire che una decisione del genere dovrebbe fare un passaggio parlamentare, al contrario di quanto accaduto quando al governo non c'eravamo noi".