Padova, l'ultima frontiera della sinistra: poster con uomini che si truccano

lunedì 30 giugno 2025
Padova, l'ultima frontiera della sinistra: poster con uomini che si truccano
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Il badante, il casalingo e pure quello che si trucca. Sono gli uomini ritratti nei manifesti con cui il Comune di Padova, guidato dal sindaco dem Sergio Giordani, tappezzerà la città dall’1 al 31 luglio per la sua campagna di contrasto alle discriminazioni. In tutto sono cinque i poster che ritraggono degli uomini lontani dal modello maschile.

Oltre a quello che si trucca, c’è anche l’uomo che fa il caregiver della nonna, quello che si occupa della casa, quello che fa l’insegnante di asilo al nido, ma anche quello che partecipa alla chat di Whatsapp della scuola del figlio. Foto, accompagnate da scritte, che appariranno su 150 manifesti affissi a Padova per la campagna «Uomini di ogni genere, contro gli stereotipi, per una società più giusta e inclusiva». Il progetto vede la partecipazione dell’università cittadina, dell’ateneo di Urbino, del Centro Veneto Progetti Donna e del Centro Antidiscrimazioni LGBT+ “Spolato”.

«Anche quest’anno il Comune di Padova decide di portare nelle strade e nelle piazze un dibattito ancora troppo contenuto negli ambienti degli addetti ai lavori» ha dichiarato Margherita Colonnello, assessore alle Pari opportunità. «Il ruolo del maschile sta cambiando e discuterne pubblicamente è il modo migliore per incoraggiare gli uomini a farsi interpreti di una visione di mondo alternativa a quella patriarcale»». Ogni foto ha accanto un codice Qr che rimanda ad un approfondimento online sulle rappresentazioni sociali del genere e sul loro impatto nella quotidianità.

Dura la reazione della Lega. «L’iniziativa di comunicazione promossa dalla Giunta Giordani ha fatto centro» ha dichiarato il senatore e sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari. «In effetti Padova ha uomini di ogni genere, ma zero amministratori in grado di governarla. Mentre i cittadini chiedono meno traffico e più sicurezza, l’assessorato alle Politiche di genere lancia una campagna comunicativa di dubbio gusto e nessuna utilità».

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